Il Cimitero comunale sempre nel mirino di malviventi. Altro Furto

Malviventi avrebbero forzato il cancello d’ingresso e rubato soldi dalla macchina del caffè. Ma le telecamere?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
26 Ottobre 2021 09:10
Il Cimitero comunale sempre nel mirino di malviventi. Altro Furto

Il cimitero di Mazara del Vallo continua ad essere un obiettivo relativamente “facile” per i malviventi. Nella notte fra domenica e lunedì dei malviventi avrebbero forzato l’ingresso del luogo sacro di via Giovanni Paisiello e fatto irruzione all’interno dell’immobile che ospita gli uffici amministrativi. L’azione dei criminali, probabilmente tossicodipendenti alla ricerca di denaro per l’acquisto di stupefacenti, si sarebbe limitata alla macchina distributrice dei caffè dalla quale avrebbero portato via le monete. (in foto copertina l'ingresso da via Paisiello del cimitero) 

Come dicevamo non è la prima volta che il cimitero comunale in questi anni viene preso di mira da criminali e vandali. Già lo scorso fine giugno ignoti malviventi danneggiarono tre dei cinque lucchetti dei cancelli del cimitero comunale inserendovi presumibilmente colla o silicone. Amara fu la sorpresa nella mattinata di domenica 27 giugno da parte dei custodi al momento dell’apertura. In tre dei cinque cancelli fu impossibile la normale apertura dei lucchetti con le chiavi. Su direttiva del dirigente e del funzionario responsabile cimiteriale i lucchetti furono forzati ed i cancelli aperti per consentire l’ingresso dei cittadini in visita ai loro cari defunti. Il Comune presentò denuncia contro ignoti al locale Comando della Compagnia dei carabinieri; l’assessore comunale ai Servizi Cimiteriali, Alessandro Norrito, condannò il vile gesto. 

Come già avvenuto in quella circostanza ci chiediamo però se il sistema di telecamere installato all’ingresso del cimitero sia in funzione; sappiamo che fino a qualche mese fa non lo era e ci fu assicurato che il Comune avrebbe reso operativo questo servizio che sarebbe certamente utile non solo per le indagini relative ai responsabili del furto ma anche come deterrente. E’ ancora vivo il ricordo della primavera del 2020 quando in pochi giorni il cimitero fu teatro di strani avvenimenti di cronaca: il furto e la manomissione di alcuni pc contenenti dati sensibili dagli uffici amministrativi, l’incendio fuori dai cancelli del luogo sacro all’auto dell’allora responsabile pro tempore del cimitero e, infine, il grosso incendio, sempre di natura dolosa, il 5 maggio che distrusse letteralmente gli stessi uffici amministrativi.

Francesco Mezzapelle  

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