Ultimi due stipendi non pagati, in agitazione i lavoratori del Consorzio di Bonifica TP1

I lavoratori chiedono interventi concreti e immediati per sbloccare la situazione e garantire continuità economica

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
12 Agosto 2025 10:37
Ultimi due stipendi non pagati, in agitazione i lavoratori del Consorzio di Bonifica TP1

Sarà un ferragosto caldo quello dei lavoratori del Consorzio di Bonifica 1 Trapani, si riporta il mancato pagamento degli ultimi due stipendi a breve anche Agosto, avvolta in un’incertezza che rischia di mettere a repentaglio circa settanta Famiglie.

I lavoratori chiedono interventi concreti e immediati per sbloccare la situazione e garantire continuità economica. I Consorzi di Bonifica rappresentano Enti produttivi per il territorio e per l’intera Regione.

In Campagna Irrigua, per il bene dell’agricoltura si evita di fare sciopero, pertanto è un servizio essenziale e i lavoratori, nonostante gli arretrati di mesi, stanno mantenendo il proprio dovere per non danneggiare gli agricoltori. Ma non si può stare mesi senza stipendio; le famiglie sono alla fame, la situazione è drammatica perché, oltre a non percepire lo stipendio i lavoratori faticano a pagare affitti, utenze e mutui.

Durante un’assemblea sindacale tenutasi il 24 Luglio 2025 nella sede periferica di Baglio Elefante con le tre sigle Sindacali (Flai Cgil, Fai Cisl e Filbi Uil), la decisione dei lavoratori è stata unanime, relativamente alla dichiarazione dello stato di agitazione, trasmessa al protocollo consortile il 29/07/2025.

Ciò premesso, i dipendenti attueranno lo stato di agitazione, garantendo esclusivamente le mansioni previste da contratto, bloccando ogni attività straordinaria. Una presa di posizione netta che arriva dopo mesi di frustrazione e nonostante le rassicurazioni verbali, i lavoratori constatano con rammarico che il pagamento puntuale degli stipendi è diventato una chimera. Una situazione definita “insostenibile” per le famiglie monoreddito che, tra mutui, affitti e bollette da pagare, si ritrovano spesso sull’orlo della disperazione.

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