Lasciarsi trasportare dalle armonie del jazz, con il talento della musicista mazarese Arabella Rustico, contrabasso e voce, l'abilità di Daniele Cordisco alla chitarra e il ritmo impeccabile di Luca Santaniello alla batteria. E’ stato un appuntamento imperdibile per chi desiderava vivere un'esperienza sonora unica in una location storica, il suggestivo Collegio dei Gesuiti di Mazara del Vallo che ha ospitato martedì sera il concerto del trio jazz, con una esibizione di grande classe e talento.
Il jazz è una palestra di sensibilità e intelligenza musicale, le improvvisazioni del trio non sono state solo virtuosismo, ma dichiarazioni personali che dialogano con il tempo, creando una tensione armonica che tiene col fiato sospeso. La dinamica variazione, i timbri contrastanti e la precisione ritmica degli strumenti mostrano una cura artigianale notevole. E poi c’è Lei, l’Arabella nostrana in abito rosso, con questo amore innato per la musica che l’ha portata a soli 24 anni (oggi venticinquenne) ad accompagnare, con il suo contrabasso e la sua voce, musicisti di spessore come Mario Biondi e Tosca Donati.
Arabella Rustico, della musica ha costruito la propria vita. Un percorso iniziato grazie alla famiglia che l’ha sempre incoraggiata e sostenuta, fin dall’inizio quando prendeva lezione di chitarra da Fabio Crescente. Poi è arrivato il contrabasso ed è stata illuminazione. Sul palco del Collegio la musiva e i virtuosismi di Daniele Cordisco, che ha conosciuto in carriera compagni di viaggio di grande spessore, come la batteria di Luca Santaniello, musicista che ha frequentato i grandi del jazz in quel di New York, dove è rimasto per 8 anni.
Un trio che, mentre si ascolta, si può percepire una fusione delicata tra libertà espressiva e struttura sofisticata: questo equilibrio rende l’ascolto coinvolgente, gratificante e arguto. Alcuni pezzi, con virtuose improvvisazioni trasudavano eleganza, pulizia e una qualità sonora che sembra scolpire l’emozione nel tempo; altre colpiscono per l’audacia melodica e la forza ritmica, generando energia positiva e fiducia nelle possibilità della musica. Un grande concerto di qualità in oltre un'ora con l’ingresso in scena anche di un giovane batterista palermitano di 17 anni, Simone Romulo, che studia batteria ed ha improvvisato anche lui sul suono della chitarra di Cordisco e il contrabasso di Arabella Rustico.
In sintesi, ascoltare jazz, in una sera d’estate in una location incomparabile come il Collegio dei Gesuiti, è stata un’esplorazione appagante: si è rimasti colpiti dalla maestria tecnica, dall’originalità delle idee e dalla capacità di trasformare l’improvvisazione in arte duratura. Il concerto è terminato con la famosa melodia “Smile”, il sorriso, la famosa canzone di Charlie Chaplin con testo scritto da John Turner and Geoffrey Parsons nel 1954. Alla fine il trio ha ringraziato il Comune di Mazara e “Gli Amici della Musica” con la sua presidente Flora Savona che ha promosso quest’estate ben quattro concerti di grande livello.
(nella foto l’esibizione del trio)
Salvatore Giacalone