Un calvario durato otto mesi ha segnato la vita di Gaetano Costanzo, 47enne imprenditore mazarese, fra l'altro molto noto in Città, che ha scoperto troppo tardi di avere un grave adenocarcinoma all'appendice a causa della lunga attesa per la refertazione di un esame istologico da parte dell'Asp di Trapani. L'esito devastante, giunto dopo un'appendicectomia, ha reso indispensabile un delicato intervento chirurgico di tre ore e mezza per la rimozione del colon destro. "Sono psicologicamente a pezzi", ha confidato Costanzo al Giornale di Sicilia (articolo della collega Carla Fernandez pubblicato questa mattina) dopo l'operazione a Roma, sottolineando come la diagnosi tardiva abbia stravolto i suoi progetti e la sua vita, tanto da costringerlo a rinunciare alla gestione dei suoi quattro negozi.
La notizia della malattia lo ha raggiunto durante una vacanza in Trentino, gettando nello sconforto lui, la moglie e i tre figli, per i quali trova la forza di andare avanti. Come un'altra concittadina, Maria Cristina Gallo, anche lei vittima di un ritardo di otto mesi nella diagnosi di un tumore, Costanzo ha così deciso di denunciare pubblicamente l'inefficienza del sistema sanitario locale. Assistito dagli avvocati Vita Ippolito e Luciana Taormina, con la consulenza di un medico legale, Costanzo è determinato a intraprendere azioni legali, sia civili che penali, per accertare le responsabilità dell'Asp Trapani e valutare se il ritardo abbia compromesso le sue aspettative di vita e violato il suo diritto alla salute.
L'avvocato Ippolito ha dichiarato di voler procedere con cautela, ma con fermezza, non nutrendo dubbi sulle responsabilità. Mentre affronta la convalescenza, Costanzo ha voluto riconoscere la professionalità del chirurgo di Mazara, Pietro Fazio, che lo aveva operato inizialmente, nonostante la tardiva diagnosi. Accanto alla sua famiglia, l'imprenditore ha trovato un importante sostegno nell'on. Giorgio Mulè, il vice presidente della Camera dei Deputati che lo scorso gennaio in tempi non sospetti ha portato a conoscenza l'opinione pubblica, grazie anche ad un'interrogazione parlamentare, il caso della prof.ssa Gallo denunciato alla Procura della Repubblica e la cui eco mediatica ha portato ad un vero e proprio dibattito politico e successivamente ad un'ispezione dell'Assessorato regionale alla Salute e del Ministero con la scoperta di ben 3000 referti consegnati in ritardo dei quali 206 risultati positivi; da qui la sospensione del direttore generale dell'Asp Trapani Ferdinando Croce.
Al tema della sanita pubblica e alla grave vicenda dei referti istologici dell'Asp Trapani sarà dedicato il Consiglio comunale straordinario ed aperto che si terrà il prossimo 14 aprile alle ore 15 presso l'Aula consiliare "31 marzo 1946" di Mazara del Vallo e che vedrà la presenza di diverse autorità politiche anche a livello nazionale.