"Un po' di Scuola". Perché bisogna studiare?

Mustafa sogna di andare a scuola

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
04 Febbraio 2022 10:05

Ogni insegnante più volte nella sua carriera scolastica si è sentito porre le domande “perché devo andare a scuola? Perché devo studiare? Perché hanno inventato la scuola?”

Ogni volta che capita a me cerco di spiegare che è più facile gestire un popolo ignorante, piuttosto che un popolo acculturato che conosce i propri diritti e chiede di vederli riconosciuti, infatti nei paesi dominati da dittature o da governi autoritari, la prima cosa che si vieta è la scuola.

In Afghanistan, con l’arrivo dei Talebani al governo, il primo veto è stato per le donne alle quali è stato proibito di frequentare le scuole dalla seconda media in poi. Nei paesi dell’Africa sub-sahariana, i bambini ai quali è negato il diritto all’istruzione, a causa di povertà o guerra, sono il 52% del totale. (dati UNESCO)

Secondo il nuovo rapporto congiunto di UNICEF, UNHCR, World Vision e Save the Chidren dal titolo “Syria Crisis: Education Interrupted” (L’istruzione interrotta in Siria), il calo nel livello di istruzione per i bambini siriani è stato il più rilevante e rapido nella storia della regione mediorientale. Dal 2011 circa 3 milioni di bambini siriani sono stati costretti a interrompere il proprio percorso di studi, per via dei combattimenti che hanno distrutto edifici, reso troppo pericoloso recarsi a scuola e costretto moltissime famiglie a lasciare il paese. Negli ultimi tre anni sono stati annullati i progressi compiuti in un intero decennio.

Il 21 Gennaio è arrivato in Italia Mustafa, il bambino siriano senza arti. Mustafa, durante un’intervista fatta in Turchia, in risposta alla domanda, su cosa volesse fare da grande, ha detto: "Voglio andare a scuola! Voglio salire in macchina e guidare! Andrò all’Università!".

Ecco come rispondere ai ragazzi che affermano di “odiare la scuola”: se Mustafa la sogna, se molti bambini desiderano andare a scuola, noi che abbiamo il diritto all’istruzione non dobbiamo lamentarci, anzi dobbiamo sempre ricordare che l’istruzione è consapevolezza, lo studio è un diritto, la cultura è libertà.

Maria Teresa Carmicio

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