PD Mazara: "Ospedale Abele Ajello: un DEA svuotato. Reparti fantasma e decisioni assurde"

Il Circolo mazarese Dem interviene in merito alla nuova bozza del piano di riordino della rete ospedaliera regionale

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
31 Luglio 2025 20:44
PD Mazara:

Riceviamo e pubblichiamo una nota del Circolo PD “Calcedonio Iemmola” di Mazara del Vallo. Ecco quanto si legge:

"La terza bozza del piano di riordino della rete ospedaliera regionale, segna un colpo durissimo per l’ospedale di Mazara del Vallo. Il Circolo del Partito Democratico denuncia un quadro gravemente incoerente con la classificazione dell’Abele Ajello come DEA di I livello. Il dato più grave è il declassamento della Chirurgia Generale da Unità Operativa Complessa a Semplice, proprio mentre ad Alcamo – ospedale di base – viene istituita una Chirurgia Complessa. Una scelta che lascia spazio a sospetti di logiche clientelari e interessi politici locali, in aperto contrasto con le necessità cliniche e organizzative del nostro territorio.

Gravissima anche la riduzione dei posti letto in Medicina Generale da 15 a 12, in un reparto che ogni giorno ricovera pazienti “in appoggio” presso cardiologia, chirurgia e neurologia per carenza di posti. Una dinamica che crea complessità cliniche e gestionali enormi, ulteriormente aggravate dalla prevista perdita del reparto di Neurologia, con i posti assegnati a Castelvetrano. Ma la beffa più evidente è rappresentata dall’elenco dei reparti che risultano formalmente attivi sulla carta, ma che nella realtà o non esistono o sono collocati in altri ospedali.

A Castelvetrano sono attualmente presenti oncologia (10 posti letto), ematologia (6 posti letto) e ortopedia e traumatologia (8 posti letto), tutti previsti invece per Mazara. Mai attivati presso l’Abele Ajello, ma inseriti nella bozza, risultano: terapia intensiva, psichiatria, chirurgia vascolare, recupero e riabilitazione funzionale, urologia, oculistica, otorinolaringoiatria. Non esiste inoltre l’UFA – Unità Farmaci Antiblastici – necessaria in presenza di un reparto oncologico, oggi inesistente.

Colpisce anche la totale assenza di visione strategica. È noto, ad esempio, che la Gastroenterologia dell’ASP di Trapani non riesce ad attivare i propri posti letto per mancanza di spazi al Sant’Antonio Abate di Trapani/Erice. Mazara, che ospita una chirurgia altamente collaborativa con la struttura di Trapani e ha attivato percorsi innovativi sulle malattie infiammatorie croniche intestinali, sarebbe il luogo ideale per accogliere questa unità. Eppure, anche questa opportunità è stata ignorata.

Siamo profondamente sorpresi dall’assenza dell’assessora regionale alla Salute, Giovanna Faraoni, che, nonostante le gravi criticità dell’ASP Trapani – a partire dai ritardi nelle refertazioni istologiche. – non ha ritenuto opportuno recarsi nemmeno una volta nei nostri ospedali. Ci saremmo aspettati che iniziasse proprio da qui: da una provincia in sofferenza, da un personale allo stremo, da un ospedale oggetto di continue penalizzazioni. Invece, nessuna visita, nessuna presa di posizione.

Anche lei, a oggi, è un fantasma. Non lo sono invece quei politici che hanno interferito nella stesura del piano per garantire vantaggi ai propri territori. Basta leggere il documento per capire dove sono finiti i reparti e perché. Lo lasciamo al giudizio dei cittadini. Chiediamo conto in particolare a Fratelli d’Italia, partito che guida la Regione Siciliana e che siede anche nella Giunta comunale di Mazara. Cosa intendono fare di fronte al declassamento della chirurgia e alla perdita della neurologia? Cosa hanno da dire sull’assenza di oncologia, terapia intensiva, ematologia, ortopedia e reparti previsti per legge? Perché tacciono mentre altri territori ricevono potenziamenti evidenti? Noi denunciamo apertamente la responsabilità della politica regionale e della rappresentanza locale.

Alcuni non hanno voce, altri sono complici. E se non hanno la dignità di difendere l’ospedale della propria città, abbiano almeno quella di dimettersi. Mazara merita rispetto. Mazara merita servizi veri, reparti attivi, una sanità degna di un DEA di primo livello. Non bugie. Non silenzi. Non fantasmi".

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