In merito ai gravi fatti di cronaca avvenuti fra la serata di sabato scorso e nella successiva notte presso l’Ospedale “A: Ajello” di Mazara del Vallo, cioè l’accoltellamento di una ragazzo presso Villa Jolanda, e gli atti vandalici perpetrati nel nosocomio mazarese con la manomissioni di alcuni estintori, il sindaco della Città di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, ha così commentato in un post sul suo profilo facebook:
“Le violenze di sabato notte sono ingiustificabili e inumane, sintomo di una parte della città che vive in condizioni di criticità sulle quali bisogna intervenire. Due le strade da percorrere: recupero dei luoghi in stato di degrado e maggiori controlli. Abbiamo già approvato un progetto di riqualificazione di Villa Jolanda, per nuovi impianti di illuminazione e video sorveglianza, per far si che torni ad essere un luogo per i cittadini per bene, per le famiglie, per i bambini. Il progetto è già esecutivo e presto verranno avviate le procedure per l’assegnazione dei lavori. Ringrazio le forze dell’ordine intervenute tempestivamente sabato notte; grazie ai cittadini che non hanno voltato le spalle ad un uomo in difficoltà; grazie al personale sanitario che ha dovuto fronteggiare un’insensata e violenta irruzione nel Pronto Soccorso.
Questi sono fatti che non dovrebbero mai accadere, e la nostra Amministrazione farà di tutto per evitare che accadano ancora”.
A parte le priorità di intervento evidenziate dal primo cittadino mazarese, recupero di alcuni luoghi oggi in stato di degrado e abbandono e i maggiori controlli anche attraverso l’ausilio della videosorveglianza, crediamo –così come auspicato dalla nostra redazione ormai da più di un quinquennio- che nel medio e lungo periodo si debbano necessariamente implementare da coloro che si occupano nel territorio comunale di “politiche giovanili e “politiche sociali” delle azioni per contrastare la recrudescenza della microcriminalità in Città. Non ci può limitare ad azioni sociali circoscritte ai quei servizi che trovano finanziamento nelle attività del Distretto socio-sanitario D53.
La crisi del polmone economico della pesca a Mazara del Vallo e del suo indotto negli ultimi 15 anni ha provocato la perdita di miglia di posti di lavoro e certamente compromesso il futuro lavorativo di molti giovani che non potranno occupare i posti di lavoro dei loro padri trovandosi al tempo stesso di fronte a condizioni socio-economiche progressivamente peggiorate; da qui anche l’aumento della cosiddetta “devianza giovanile”. In città si registra una vera e propria diaspora di due, forse tre, generazioni appartenenti alla fascia d’età dai 18 anni ai 45 anni.
Una nuova emigrazione verso il nord-Italia e Paesi del nord-Europa non ha lasciato immune la Città di Mazara negli ultimi anni. Spesso i giovani neolaureati in università del centro nord, ma anche a Palermo, preferiscono rimanere in quelle realtà o spostarsi piuttosto che ritornare in un contesto lavorativo, quello mazarese, che offre pochissimi spazi se non un precariato imperversante che alimenta nuove forme di schiavitù.
Inoltre ricordiamo che lo scorso 30 novembre il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità il nuovo Regolamento per la “Consulta Comunale dei Giovani”, uno strumento da noi richiesto da anni. In attesa di capire quale sarà la “logica di scelta” dei suoi componenti (speriamo non politica), auspichiamo che nel più breve tempo possibile la Consulta possa entrare, concretamente, in funzione così da avviare e rendere fruibili, a tutti, i progetti di politiche giovanili che da anni risultano alquanto assenti in città.
Francesco Mezzapelle