di Rita Vita MARCECA Lavoro presso il Centro di Salute Mentale di Spilimbergo da 27 anni, mi sono accostata a questo Servizio e pensavo che presto avrei cambiato reparto, come spesso avviene per un'infermiera professionale nel ciclo della sua professione. Mi sono accorta e mi accorgo sempre di più che questo tipo di lavoro, nel tentativo di aiutare gli altri ti arricchisce e ti fortifica. Spesso veniamo a contatto con persone che hanno perso lo stimolo vitale, che nel tentativo di mandare messaggi difficili da decifrare, si spengono piano piano, prima fisicamente poi moralmente fino ad arrivare all'inesauribile tentativo di auto distruggersi.
Qualcuno vi riesce subito, qualcuno tenta il suicidio varie volte, proprio perché chi tenta il suicidio non sempre vuole morire, ma spesso in maniera drammatica chiede attenzione per se, per la propria famiglia, o di se nel ruolo che ha in famiglia o nella società. L'infermiera professionale in collaborazione con lo psichiatra e a volte dell'intera equipe, può essere molto di aiuto in questo tipo di patologia. Abbiamo dei pazienti che soffrono di depressione o di numerose altre patologie e nei vari colloqui con il paziente diventa fondamentale saper leggere campanelli d'allarme.
Un paziente che improvvisamente si isola dalla propria vita, viene sempre più raramente ai colloqui e con le parole o con lo sguardo assente ci comunica che ormai per lui non c'e più niente da fare, può essere un messaggio molto forte. Spesso attivarsi in tempo utile può salvare la vita di una persona. Di recente mi è capitato di sostenere telefonicamente un paziente che non voleva più venire presso il nostro Servizio. Trascorreva la giornata sdraiato a letto, al buio, l'unico contatto the aveva erano i numerosi gatti che da sempre gli tenevano compagnia e che amava in modo particolare poiché curare loro gli dava lo stimolo per continuare a vivere.
Evidentemente tutto questa ad un certo punto non è più bastato. Mi sono messa in contatto con l'Assistente Sociale, la quale si è dimostrata molto disponibile, tramite lei abbiamo trovato nel vicinato una vecchia signora bisognosa di aiuto. Questo piccolo episodio nel tempo ha dato al paziente la forza di uscire dalla propria solitudine, poiché occuparsi dei bisogni di questa persona lo ha fatto sentire utile. Spesso succede che le persone che perdono la stima di se, che camminano in mezzo agli altri nell'indifferenza propria e altrui incominciano a pensare che la vita non vale la pena di essere vissuta.
La depressione può essere un cancro dell'anima, ma un malato di cancro ha tutte le attenzioni dei familiari e dei medici, un malato di depressione a considerato un "diverso", un "matto", eppure tanta gente soffre e muore di depressione. All'interno del "Gruppo Suicidio" l'obbiettivo è di studiare e osservare il fenomeno, tenerlo sotto controllo statisticamente analizzando tramite una scheda, in chi ha commesso o tentato il suicidio, i seguenti dati: nome, cognome, modalità attuata, età, sesso, professione, stato civile e se non vive solo con chi vive.
Nei tempi antichi al filosofo Socrate fu posta questa domanda: "E' lecito uccidersi?" "No" rispose, "perché si rompe la relazione con gli Dei, tuttavia nessuno dovrà fare violenza a se stesso, dicono infatti che non è lecito". La vita porta rapidamente alcuni dove sarebbero necessariamente giunti anche se avessero indugiato; altri invece li macera e li consuma dalla noia. La vita come sai non merita di essere conservata. Non è un bene il vivere, ma il vivere bene. Perciò il sapiente vivrà tutto il tempo che ha il dovere di vivere, non tutto il tempo che può vivere.
L'importante non è morire presto o tardi, ma vivere bene o male. Occorre quindi affrettarsi, non solo perché la morte si avvicina ogni giorno di più, ma anche perché la capacità di comprendere le cose e di applicarvi la mente si estingue prima di noi. Nel '500 il tentativo di suicidio veniva condannato con la pena di morte o con la sottrazione dei beni, quindi essenzialmente venivano colpiti i familiari che non trovavano più pace ne collocazione. La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.
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