Mazara, più volte al giorno i cittadini bloccati dietro ai passaggi a livello. Ma nessuno dal Comune alza la cornetta chiamando i vertici della Rete Ferroviaria?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
09 Febbraio 2018 15:29
Mazara, più volte al giorno i cittadini bloccati dietro ai passaggi a livello. Ma nessuno dal Comune alza la cornetta chiamando i vertici della Rete Ferroviaria?

Grande disagio per moltissimi automobilisti mazaresi costretti a rimanere bloccati, anche più volte al giorno, per più di mezz’ora dietro alla decina passaggi a livelli che tagliano praticamente in due la Città. Una situazione che persiste da mesi e nessuno prende provvedimenti, in primis il Comune.

Cresce l’indignazione da parte di molti cittadini rimasti dietro al passaggio a livello per molto tempo ed arrivati in ritardo al lavoro o anche all’uscita da scuola di figli o nipoti: “assistiamo –hanno dichiarato alcuni di loro- sempre più a passaggi a livelli chiuso per oltre 20 minuti per consentire a due vagoni di un treno regionale obsoleto di transitare. Non si può permettere che le Ferrovie manifestino totale indifferenza a danno di una città che costantemente e ripetutamente, durante l’arco della giornata, si trova divisa in due causando non poche difficoltà.

Ma perché l’Amministrazione comunale non interviene chiamando i responsabili delle Ferrovie regionali chiedendo spiegazioni su quanto accade? Nessuno della Giunta è rimasto in questi mesi dietro al passaggio al livello ad aspettare anche fino ad un’ora ” (vedi foto di copertina relativa a passaggio a livello chiuso oggi in via Madonna del Paradiso per circa mezz’ora a partire dalle 14).

In effetti, permanendo l’attuale situazione da mesi, i cittadini si aspettavano che qualcuno dal Comune alzasse la cornetta per chiamare i vertici regionali di RFI. Si è pure verificato che a rimanere dietro il passaggio a livello sono state spesso anche autoambulanze nel tentativo di raggiungere il luogo dell’emergenza o l’ospedale una volta effettuato l’intervento sul posto.

Sullo “storico” problema della linea ferrata in provincia di Trapani (più del 70 % della rete ferroviaria siciliana è a binario unico e quasi la metà della stessa rete non è elettrificata) ricordiamo che il primo luglio 2013 si tenne a Palazzo D'Alì a Trapani, un tavolo di concertazione tra i rappresentanti dei Comuni della Provincia, un rappresentante dell’Airgest e due funzionari dell'Assessorato regionale Infrastrutture. A quella riunione parteciparono anche i deputati all’Ars Sergio Tancredi, Valentina Palmeri e Girolamo Fazio. Si discusse sulle possibili soluzioni da poter adottare riguardo il potenziamento o l'eliminazione della linea ferrata.

Nel corso di quell’incontro, al quale fu invitato anche il sindaco Nicola Cristaldi (che già nella sua prima campagna elettorale del 2009 aveva assicurato l’eliminazione della ferrovia nel centro urbano mazarese; il progetto però non trovo riscontro a livello Ministeriale con lo stesso Ministro dei Trasporti di allora, il compianto Altero Mattioli, che scese a Mazara per spiegare l’impossibilità del progetto insieme ai vertici regionali di Trenitalia) si giunse alla conclusione che sarebbe stato opportuno stipulare un documento congiunto tra i comuni presenti in modo da poter presentare all'Assessorato regionale un progetto al riguardo.

Inoltre sarebbe necessario rivedere le cose, Trenitalia o risolve il problema con ammodernamenti tecnologici e/o con altre decisioni risolutive, oppure ci libera da questi trenini che con qualche locomotiva, talora anche fatiscenti, attraversano la città di Mazara del Vallo come se fosse una pista giocattolo (vedi foto n.2 la coda di auto in attesa dell’apertura del passaggio a livello in zona Miragliano).

Tuttavia i rappresentanti dell'Assessorato regionale manifestarono le difficoltà economiche della Regione nel sostenere l'eventuale progetto nella sua completezza. Nonostante le difficoltà economiche è necessario trovare un modo per sbloccare la situazione dei trasporti su rotaia in Sicilia, incentivarne lo sfruttamento per il commercio, più economico ed efficiente rispetto a quello su gomma. Bisognerebbe limitare al minimo i disservizi causati ai cittadini dell’intera Regione, soprattutto ai lavoratori pendolari, investendo sui territori e sulle reti locali che vantano linee ferrate risalenti al 1930.

Un po’ di storia. La tratta ferroviaria Castelvetrano Trapani è stata inaugura il 10 Luglio 1880 e fa parte del tratto ferroviario che arrivo a Palermo per una lunghezza totale di circa 190 Km. La linea completa rappresentava un terzo della rete isolana. Il tracciato seguiva la costa da Palermo fino ad Alcamo, raggiungeva, puntando a sud verso l'interno, Mazara del Vallo e da qui riprendeva a correre lungo la costa fino a Marsala e a Trapani. Ma non era la via più breve tra Palermo e Trapani lo scopo della ferrovia infatti non era quello di collegare i due capoluoghi quanto quello commerciale di far giungere a Palermo il pesce di Mazara del Vallo e i vini di Marsala. Il traffico viaggiatori tra le località estreme infatti fu sempre scarso, e solo le pessime condizioni dei collegamenti stradali spingevano chi non poteva farne a meno a fare l'intero viaggio che durava oltre 10 ore.

Con gli anni la tratta Castelvetrano-Trapani è diventata molto frequentata specialmente dai pendolari da e per Trapani quali impiegati e studenti. Oggi il traffico pendolari giornalmente è di circa 1000 persone, ma i disservizi specialmente i ritardi sono sistematici (basti farsi un giro ogni mattina alla stazione di Mazara del Vallo per vedere pendolari arrabbiati in attesa dei treni in ritardo). Si viaggia con locomotrici molto datate e che a volte per via di scarsa manutenzione si fermano.

I pendolari trapanesi, riuniti in un Comitato, hanno chiesto più volte di migliorare il servizio sulla tratta e nello stesso tempo incrementare con l’utilizzo sia dei turisti che della collettività; non dobbiamo dimenticare che la ferrovia è un’infrastruttura e come tale va tutelata perché arriva nel centro delle città e se non ci fossero i ritardi i tempi di percorrenza sarebbero concorrenziali con quelli su strada soggetti sempre a semafori, traffico e incidenti. Per fortuna, oggi a distanza di decenni, grazie al progresso, l’orario di percorrenza su rotaia fra Mazara del Vallo e Palermo, quando il treno non si blocca per qualche motivo nel tratto “western” del percorso, si è dimezzato a circa 5 ore, che fortuna!

Francesco Mezzapelle

09-02-2018 16,00

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