Mazara, atto vandalico ai danni della “chiatta” sul fiume Mazaro

Ignobili hanno imbrattato la parte esterna del mezzo fluviale. La videosorveglianza per individuare i criminali?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
16 Novembre 2022 09:56
Mazara, atto vandalico ai danni della “chiatta” sul fiume Mazaro

Ennesimo atto vandalico in Città ad un bene pubblico. Questa volta l’inciviltà ha colpito la “chiatta” che si trova ormeggiata sulla sponda ovest del fiume Mazaro. Il gesto ignobile, volgare (vedi foto da noi scattata questa mattina), è stato compiuto imbrattando la parte esterna del mezzo fluviale che collega le due sponde del fiume Mazaro. La speranza è che, magari con l’ausilio di qualche telecamera nella zona (non sappiamo se in funzione la videosorveglianza comunale) possa essere individuato il responsabile dell’atto vandalico che per compiere tale gesto è certamente salito, insieme a probabili complici, forse chissà giovinastri in preda ad un “momento di euforia”, a bordo della stessa chiatta ormeggiata.

Si tratta come dicevamo dell’ennesimo atto vandalico nel territorio, ricordiamo uno dei più recenti quali quello all’Oasi di preghiera dedicata a Padre Pio in contrada Affacciata. Negli ultimi mesi, soprattutto a seguito della pandemia, il problema di episodi di violenza è molto avvertito in Città, a questo si aggiungono numerosi atti di vandalismo compiuti in diverse zone del territorio mazarese. L’allarme è arrivato anche in Consiglio comunale dove è stata depositata una mozione avente oggetto: “Maggiori controlli nel territorio per debellare atti vandalici che ledono l’immagine della nostra città”.

Per quanto riguarda la “Chiatta” in particolare, ricordiamo che dallo scorso 4 novembre è sospeso il suo servizio di collegamento fluviale tra le due sponde del Mazaro. Non sappiamo se questa interruzione sia definitiva in vista di un ricovero del mezzo nautico oppure in attesa di una ulteriore proroga del servizio dopo tre mesi di attività; in servizio  per 10 ore al giorno ed è stata molto apprezzata e utilizzata da numerosi turisti e visitatori, ma anche da cittadini ai quali risulta utile, per lavoro e non, passare più volte al giorno da una sponda all’altra del fiume Mazaro.

Sempre in termini di sicurezza diciamo pure che in questi anni il luogo di ricovero del mezzo quando tirata a secco è stata l’area che doveva divenire mercato agro-ittico alimentare nel porto nuovo e ad oggi in stato di abbandono e degrado; la permanenza in quell’area ha reso necessari, alla riattivazione del servizio, impegnativi interventi manutentivi considerata anche che anch’essa è poco sorvegliata.

Francesco Mezzapelle         

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza