Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza

“Salute mentale” e “benessere psicosociale” nel post emergenza covid-19. Gli effetti della Dad attraverso una ricerca

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
20 Novembre 2022 11:34
Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza

Oggi 20 Novembre si celebra la Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Una Giornata dedicata ai bambini ed in particolare a molti di loro ancora oggi, nonostante le buone intenzioni, vedono negati i loro diritti ad assistenza sanitaria, nutrizione, istruzione e protezione adeguati. . Quest’anno, dopo due anni di emergenza covid-19, la giornata è dedicata ai temi della “salute mentale” e benessere psicosociale, due aspetti fondamentali per contrastare gli effetti della pandemia, ed in particolare della cosiddetta “didattica a distanza” che venne adottata nelle scuole a partire da quella primaria.

Riportiamo il risultato di alcune ricerche del prof. David Lazzari, presidente dell’Ordine degli psicologi, effettuate in collaborazione con l’istituto Piepoli al Ministero dell’Istruzione per dimostrare gli effetti della “dad” sugli studenti. “Non andare a scuola -rivela l’indagine, pubblicata sul Corriere della Sera, con 60 interviste a bambini tra gli 8 e i 14 anni- ha generato nei bambini un senso di tristezza e noia. Il 75% ha avuto qualche difficoltà a seguire le lezioni a distanza, soprattutto a causa della connessione e dell’uso del pc.

Otto bambini su 10 dicono che la Dad non piace perché manca il rapporto con i compagni e perché è più faticoso seguire le lezioni. Il 62% dei piccoli a gennaio indicava uno stato d’animo negativo: stressato, malinconico, annoiato, stanco, triste, solo. E nell’indagine con 500 interviste ai ragazzi tra i 14 e i 19 anni lo scenario non cambia granché: noia, tristezza, solitudine, disastro, stress, depressione, mancanza, fatica, isolamento, sofferenza, paura, sono le parole usate più frequentemente.

Il 96% degli adolescenti ci tiene alla scuola in presenza, e della Dad ama solo la possibilità di dormire un po’ di più al mattino. Mancano i compagni, il confronto, la motivazione. I più critici sono i 17-19enni, che rimpiangono il ritrovarsi fuori da scuola, il viaggio di andata e ritorno, gli stage. Anche il punto di vista dei genitori (1.200 interviste a mamme e papà di bambini dai 3 ai 14 anni) riflette lo stato emotivo degli studenti, con una nota a margine non da poco. Durante il lockdown quasi un bambino su due manifestava sbalzi d’umore e irritabilità, e per un quinto ci sono stati cambiamenti dello stato emotivo che tuttora permangono almeno parzialmente.

Bisogna sottolineare –sottolinea Lazzari- che la scuola ha retto, ha fatto tantissimo, ma la durata di una condizione così innaturale non va sottovalutata. E la Dad non ha potuto esprimere le sue potenzialità perché ha riproposto le stesse criticità che mettevano in crisi la didattica in presenza, ovvero l’ingozzamento cognitivo, l’ipervalutazione e l’apprendimento passivo. Non ha fallito la Dad, ma come è stata usata. È come se si fosse fatto buio, e fosse stata accesa la luce.

Ovvio che aiuta, in alcune cose è anche migliore della luce naturale, ma non si può pensare di vivere per sempre nella luce artificiale”. Infine Lazzari così sintetizza: “È come se avessero vissuto un terremoto o un’altra catastrofe naturale, che gli ha lasciato un malessere psicologico i cui effetti a lungo termine non sono ancora chiari. E poiché parliamo di soggetti in costruzione –spiega- quello che accade in queste fasi della vita lascia tracce nella crescita.

Non parlo di effetti ineluttabili: ma c’è bisogno di promuovere risorse, ascolto, protezione, per i nostri ragazzi”.

La Giornata odierna ci invita pertanto a ripensare ad un futuro migliore per i bambini di oggi, uomini di domani, a garantire la base della capacità umana di pensare, provare sensazioni, imparare, lavorare e instaurare relazioni profonde e significative.

Francesco Mezzapelle 

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza