“Salvino Catania era ben voluto da tanti e la realizzazione della mostra dedicata alle sue opere è stata possibile proprio grazie al grande affetto che la cittadinanza nutriva nei confronti del nostro amato artista. Abbiamo esposto oltre 500 opere del nostro concittadino e il titolo della mostra è una frase da lui pronunciata in una delle rare interviste concesse e che è emblematica della sua complessa personalità: 'A volte mi dimentico di essere vivo’.
Sono rimasto piacevolmente colpito dalla collaborazione e dall’impegno, anche economico, che abbiamo trovato per la realizzazione di una mostra cosi imponente, testimonianza non solo dell’amore verso il nostro artista, ma anche di come la Città senta la necessità di un risveglio culturale. Grazie a questa esposizione Salvino Catania continua a vivere e sono certo che rimarrà nei cuori della gente della nostra Città per sempre”.
Con queste parole il Sindaco della Città, on Nicola Cristaldi ha inaugurato la mostra ‘A Volte mi dimentico di essere Vivo’ delle opere dell’artista mazarese Salvino Catania, prematuramente scomparso nel dicembre del 2013.
Una Galleria ‘Santo Vassallo’ piena di gente ha voluto rendere omaggio a Salvino Catania. Grande l’emozione tra gli amici, i parenti e i tanti che lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene. Grandi apprezzamenti anche per la lodevole l'iniziativa del Comune e della società Aurea L&G Trading che hanno organizzato l'esposizione. Sono ben 527 le opere in catalogo che sono distribuite in diverse sedi con particolare densità nella galleria Santo Vassallo e nel Collegio dei Gesuiti. Nel corso della inaugurazione il giornalista Giovanni Franco, che in più occasioni ha scritto dell'artista mazarese, ha tracciato un breve profilo di Salvino Catania rimarcando l'intelligenza e l'ironia di cui disponeva lo stesso Catania.
E’ possibile visionare le opere del maestro Catania sino al 30 settembre, tutti i giorni. Le tele e le altre opere del maestro sono esposte presso la Galleria d’Arte Contemporanea Santo Vassallo, il Collegio dei Gesuiti, la collezione di Certosa in piazza Plebiscito e presso il primo piano del Palazzo dei Carmelitani. Tutte le opere provengono da collezioni private.
(Comunicato Stampa)
01/08/2015
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