Una chiacchierata con Carmine Acierno, organizzatore del Cappero Fest

Prende il via domani a Pantelleria a Punta San Leonardo

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
18 Settembre 2024 16:34
Una chiacchierata con Carmine Acierno, organizzatore del Cappero Fest

Domani giovedì 19 settembre 2024 torna a Pantelleria il Cappero Fest che, dopo alcuni anni di assenza, giunge alla sua terza edizione.

La prima edizione risale infatti al 2016 e si era tenuta a Bukkuram. La manifestazione era stata aperta al Circolo Produttori con una conferenza dal titolo “Cibo e cure a base di cappero”, nella quale si era parlato del cappero di Pantelleria, delle sue qualità organolettiche, del suo uso in cucina e delle cure di bellezza. In quell’occasione Rosario Cappadona, responsabile marketing della Cooperativa Agricola Produttori Capperi di Pantelleria, aveva illustrato una breve storia del cappero la cui coltivazione risale al 1551. Era stato poi il momento della “Via del Gusto” che si snodava, con i suoi numerosi stand, nel cuore di Bukkuram. E fu un grande successo di pubblico. La seconda edizione nel 2017. Poi, un lungo stop.

Abbiamo chiacchierato con Carmine Acierno, Presidente dell’Associazione Barbacane, che è l’organizzatore dell’evento in parternship con il Comune di Pantelleria. Evento che ha anche avuto il sostegno dell’Assessorato dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea della Regione Siciliana e dell’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria che lo ha inserito nella giornata conclusiva della settimana UNESCO che celebra i 10 anni della pratica della coltivazione della vite ad alberello.

“Siamo rimasti fermi tre anni” ci dice Carmine Acierno “a causa del Covid e della riorganizzazione del terzo settore. L’anno scorso abbiamo iniziato a lavorare con varie attività votive e sacre. Quest’anno abbiamo voluto riprendere l’attività del Cappero Fest. Per conto del Comune siamo organizzatori dell’evento. Ma siamo anche titolati perché Cappero Fest è un brand”.

Quest’anno la locandina dell’evento è molto essenziale.

“Una locandina in bianco e nero che ha un forte significato: vuole esaltare l’agricoltura eroica fatta di terrazzamenti e di muretti a secco, dove il cappero si coltiva ed eradica spontaneamente”.

Il Cappero Fest non è solo degustazione del cappero declinato in patè e affini.

“All’interno della manifestazione si troverà un’intera vetrina di coloro che producono partendo dal cappero stesso, ma anche vini, passiti e distillati prodotti con le botaniche dell’isola”.

Quest’anno la location cambia.

“Si terrà a Punta San Leonardo su un’area demaniale di circa 200 metri dove, sperando nel buon tempo, si potrà degustare un paté e un passito con, sullo sfondo, un bel tramonto”.

Coinvolti anche gli operatori.

“Abbiamo coinvolto circa 15 aziende, tra grandi e piccoli produttori dell’isola. Quello di quest’anno vuole essere un prototipo da sviluppare, nel migliore dei modi, anche il prossimo anno a più grande scala”.

Il Cappero Fest ha il sostegno della Regione Siciliana.

“Alla manifestazione parteciperà anche Dario Cartabellotta, Dirigente Generale del Dipartimento regionale dell'agricolturaresponsabile per la Regione Siciliana delle Politiche Agricole, che inaugurerà l’apertura degli stand alle 18.30. Dopo il taglio del nastro spiegheremo gli stand. Vedremo come sono stati strutturati e cosa offrono. Poi apriremo al pubblico la manifestazione”.

Aree food dedicate ai ristoratori.

“All’interno dell’area ci sarà anche un’area food gestita dal ristorante Scruscio con cibo legato al cappero con prezzi calmierati di sagra. Il piatto forte dovrebbe essere un panino con salsiccia al cappero e maionese aromatizzata al cappero”.

Per i vegetariani?

“Panino con melanzane arrostite e maionese al cappero”

Non solo degustazione ma anche musica.

“Oltre agli stand con degustazioni di cibo e vini ci sarà anche un intrattenimento musicale con l’esibizione di due panteschi, il Maestro Franky Brie e Mimmo Iannaccone. Poi, alle 22 circa, uno spettacolo di cabaret con Sasà Salvaggio. Questo è l’evento di chiusura”.

Giuliana Raffaelli

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