Ultime della sera: “Sotto lo sguardo della luna”

Miti, leggende e canti d’amore

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
28 Luglio 2021 18:45
 Ultime della sera: “Sotto lo sguardo della luna”

La luna ha sempre esercitato un fascino singolare su noi mortali, soprattutto quando si staglia nel cielo in tutta la sua pienezza e con il suo argento squarcia il velo scuro della notte.

Dall’alto della sua dimora sembra portare con sé saggezza e consolazione. “Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, silenziosa luna?” s’interrogava Leopardi, affidandole le sue inquietudini profonde e gli interrogativi che reclamavano accoratamente una risposta.

Nella mitologia greca il nome della luna piena è Selene, sorella di Elios , il Dio del sole , e dell’Aurora. Viene rappresentata come una donna di una bellezza straordinaria che indossa lunghe vesti bianche o argentee e danza nel firmamento su un carro trainato da buoi. Selene apparteneva ad una triade divina, di cui facevano parte anche Artemis , che rappresentava la luna crescente ed Ecate, la luna calante.

Il mito gli attribuisce una storia d’amore con un mortale , Endimione. Ma essendo la sua mortalità un ostacolo, Selene chiese a Zeus di concedere al suo innamorato un sonno eterno che gli permettesse di mantenere la propria giovinezza. La Dea andava a trovarlo tre notti ogni mese , proprio quelle notti di novilunio, in cui non appariva in cielo.

I Romani dedicarono alla luna il primo giorno della settimana , il dies lunae, lunedì e a lei si rivolgevano con suppliche per ottenerne il favore.

La dea italica Luna fu assorbita poi dalla dea Diana che aveva tre aspetti, lunare e infero ed era considerata la protettrice delle donne, soprattutto nel parto.

Una nota leggenda degli indiani d’America narra invece di come la luna divenne piena e del perché i lupi ululano alla luna.

In una notte d’estate di tanti, tanti anni fa, un lupo su una montagna ululava disperato. La luna gli chiese il motivo e quando seppe che il lupo aveva perso il suo cucciolo, volle aiutarlo. Si gonfiò fino a diventare una sfera luminosa nel cielo. Grazie alla luce della luna, il lupacchiotto fu ritrovato. Così Madre Natura decise di ricompensare la luna , facendo in modo che , una volta al mese, diventasse piena e luminosa. Da quel giorno anche tutti i lupi del mondo le furono riconoscenti rivolgendole i loro ululati.

Anche la tradizione ebraica ha dedicato un mito alla luna. Si narra che all’inizio dei tempi il sole e la luna erano identici per grandezza e splendore e semplicemente si alternavano nella volta celeste.

Un giorno la luna, chiese a Dio di fare in modo che uno dei due fosse più piccolo e obbedisse all’altro. Sperava di diventare la regina del cielo, ma Dio invece volle punire la sua ambizione e la rimpicciolì.

Poi però volle consolarla regalandole una schiera di stelle a farle compagnia.

Molte credenze popolari attribuiscono alla luna il potere di influenzare la vita sulla Terra , agendo ad esempio sulla crescita delle piante, ma anche sugli animali e sugli uomini. Anche alcune caratteristiche caratteriali vengono ricondotte erroneamente alla luna, come l’essere lunatici. E si crede anche che ci siano collegamenti tra fasi lunari e cicli mestruali, tra fasi lunari e fertilità.

Alcune recenti ricerche si sono indirizzate alla scoperta del condizionamento lunare sullo stato d’animo e sull’umore, sui desideri e sugli istinti degli uomini, mettendo in luce interessanti influenze delle fasi lunari sul dispiegarsi della vita professionale e affettiva degli esseri umani.

Al di là di tutto, comunque , sia che ci focalizziamo su tali teorie , sia che rifiutiamo una loro probabile verità, i nostri sguardi continuano ad essere rivolti a questo meraviglioso satellite.

Nel luglio del 1969 la missione spaziale Apollo 11 portò i primi uomini sulla Luna, gli astronauti statunitensi Neil Armstrong e Buzz Aldrin .Le immagini degli uomini dell’equipaggio sulla superficie lunare fecero il giro del mondo. In quel momento la luna fu mostrata in tutta la sua cruda realtà, senza nessun effetto magico. Ma lo sbarco sulla luna non mise fine allo sguardo sognante degli uomini e ai loro canti .

Così gli uomini hanno continuato a rivolgersi alla luna esprimendo i propri sentimenti .

“Luna ti ho vista dappertutto anche in fondo al mare Ma io lo so che dopo un po' ti stanchi di girare Restiamo insieme questa notte Mi hai detto no per troppe volte, Luna ……..”

“E la luna bussò alle porte del buio "Fammi entrare", lui rispose di no

E la luna bussò dove c'era il silenzio Ma una voce sguaiata disse "Non è più tempo"…

”Non esiste esperienza più mistica e più terrena Di ballare abbracciato con te al chiaro di luna….”

Sono strofe di alcune delle canzoni che in molti abbiamo canticchiato , anche solo ricordandone il ritmo in silenzio, nelle notti di luna piena.

E come non ricordare, ammirando un chiaro di luna , le note struggenti della Sonata n.14 in do# minore op.27 di Beethoven? Fu composta per Giulietta Guicciardi ,che dopo aver ricambiato il suo amore, decise di sposare un altro uomo lasciando nella disperazione più profonda il Maestro.

di Josepha BILLARDELLO

La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.

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