Sanità, RSA, l'appello di CIFA Trapani per dare piena attuazione al D.A. 209/2022

Ingargiola e Inzirillo: “Bisogna dare risposte alle necessità dei soggetti più fragili e ai privati che hanno investito”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
17 Maggio 2025 09:41
Sanità, RSA, l'appello di CIFA Trapani per dare piena attuazione al D.A. 209/2022

Bisogna dare piena attuazione al D.A. n.209/2022 del 16 marzo 2022 per aumentare l’offerta residenziale per i soggetti più fragili e dare respiro e certezze ai privati che hanno investito in un settore fondamentale qual è quello socio-sanitario”. A dichiararlo sono il Presidente di CIFA Trapani, Gaspare Ingargiola, e l’avv. Filippo Inzirillo, Dirigente Area legale-amministrativa CIFA Trapani, che, in rappresentanza di diverse RSA operanti sul territorio della Regione Siciliana,hanno scritto all’Assessorato Regionale della Salute (Dipartimento per la Pianificazione Strategica- Servizio 9 Tutela delle Fragilità) chiedendo con urgenza un incontro al fine di fare chiarezza in merito alle iniziative intraprese volte a dare piena attuazione al citato decreto assessoriale che stabiliva le modalità per consentire l'accesso ai posti RSA da parte di soggetti privati, promuovendo la partecipazione del settore privato nella fornitura di servizi sanitari.

E’ passato troppo tempo –sottolineano Ingargiola e Inzirillo- e gli ottimi propositi non hanno avuto risvolti concreti. Non si possono tenere ancora tutti gli operatori del settore nell'assoluta incertezza circa la riorganizzazione ed il potenziamento della rete regionale di residenzialità per i soggetti fragili. Gli operatori del settore attendono di capire se continuare ad investire nel potenziamento ed ampliamento delle proprie strutture oppure rinunciare a tali investimenti.

La sanità regionale –concludono i due rappresentanti di CIFA Trapani- già martoriata dagli scandali degli ultimi mesi e dalle difficoltà sempre più crescenti nel sostenere in maniera efficace ed efficiente servizi necessari per la salute del cittadino, non può ulteriormente far registrare un passo indietro da parte delle stessi istituzioni che hanno l’obbligo di dare risposte, vista la delicatezza della materia, in tempi rapidi”.

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