​“Ritratto Invisibile”: da Pantelleria un omaggio a Filippo Panseca

Con la regia di Laura Boggero una restituzione delicata e allo stesso tempo potente dell’artista

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
29 Aprile 2025 12:16
​“Ritratto Invisibile”: da Pantelleria un omaggio a Filippo Panseca

Dopo l’anteprima di Bagheria in occasione dell’85esimo anniversario dalla nascita dell’artista, anche a Pantelleria è stato proiettato “Ritratto Invisibile”, un’opera che racconta il Maestro Filippo Panseca nell’isola che aveva scelto come sua dimora. Ed è stato un grande successo. Da tutto esaurito.

Un Panseca autentico, reale, vivo. É questo che ci ha restituito il docufilm con la regia di Laura Boggero che rilancia il titolo di un’opera dell’artista.

Frammenti della vita quotidiana del Maestro, tra arte e natura, in un’isola che amava e che aveva scelto come sua dimora in quelli che sono stati gli ultimi anni della sua vita. Della vita di un artista poliedrico sempre alla ricerca di nuove forme espressive e di nuova ispirazione. Ispirazione che aveva trovato anche nella stessa Boggero, sua amica sincera, trasformata in donna con le ali.

Un corto che è la restituzione dell’essenza di un uomo. Un lavoro tutt’altro che semplice in un crescendo di emozioni. “Tante difficoltà tecniche e tanti imprevisti che come sempre si presentano soprattutto quando lavori con mezzi semiprofessionali e con tempi ridotti come quelli che avevamo” ci dice Laura Boggero. “Ma c’era dietro una forte motivazione personale. Una forte emozione. Una dose di cuore che è andata a colmare tutte le difficoltà e i problemi tecnici che abbiamo incontrato. E poi Filippo ci ha sicuramente dato uno sguardo da lassù”.

Un’alternanza di essenza e presenza. Una cornice vuota colmata da immagini e parole tessute su due piani narrativi distinti. Un intreccio tra passato e presente. Tra presenza e assenza. In una Caserma delle arti, dimora dell’artista, che è allo stesso tempo luogo di visioni e luogo di sconcertante quotidianità.

Un viaggio che è interiore e universale allo stesso tempo, nel quale ci accompagna Cristina Barbagallo, attrice di adozione pantesca che per la prima volta recita sulla Perla Nera. “È stato più emozionante lavorare qui a Pantelleria che fuori perché in qualche modo volevo restituire alle persone tutto quello che è il mio trascorso teatrale e recitativo” di dice Cristina Barbagallo.

“Ero davvero molto carica e molto tesa” aggiunge. “Ma devo dire che quando ho iniziato a parlare sul palco i sentimenti hanno preso il sopravvento. Quando abbiamo fatto il cortometraggio uno poterebbe dire sei in casa di una persona che è venuta a mancare. Io ho sorriso quasi tutto il tempo. Perché a proposito di assenza ne ho sentito la presenza. La stessa presenza che ho sentito sul palco. Quando ho allungato la mano. Quando ho accarezzato. C’era Filippo. E la cosa mi ha reso felice. Mi ha emozionato”.

Un’emozione che ha attraversato il pubblico e che ha riempito la sala. Un racconto delicato e allo stesso potente. Una cornice vuota che ognuno potrà continuare a riempire di personali ricordi con l’artista.

Giuliana Raffaelli

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