Il runner pantesco Dario Ferrante ha preso parte al primo raduno della nazionale italiana dell’ultramaratona. La convocazione gli è arrivata direttamente dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera che, con lettera datata 24 luglio, lo invita a parteciparvi insieme ad altri 10 atleti provenienti da tutta Italia (Sant’Arcangelo di Romagna, Recanati, Bergamo per citarne solo alcuni). Insieme a loro, i preparatori tecnici Paolo Bravi e Monica Casiraghi, accompagnati dal fisioterapista Andrea Caspani.
L’incontro è stato un importante appuntamento in preparazione ai prossimi Campionati del Mondo di ultramaratona di cui ancora non si conosce la data ma ai quali Dario Ferrante parteciperà sicuramente. L’atleta pantesco si è quindi allenato a Santa Caterina Valfurva, una cittadina della Valtellina a 10 km da Sondrio e a 1700 metri di altitudine, con un intenso programma di quattro giorni culminato con la salita al Passo dello Stelvio (2.758 m). Una “scalata impressionante” come l’ha definita lo stesso Dario.
Lo abbiamo ascoltato alla fine di questo duro allenamento per sapere come è andata e avere le sue impressioni.
“È stata una esperienza bellissima” ci racconta Dario. “Era il mio sogno essere lì, il coronamento di tutto quello che ho costruito fino ad oggi. Sono stati quattro giorni di allenamento molto tosti, tanti chilometri e tante salite e discese. E il fatto di essere in altura ha influito molto: più si sale e più la rarefazione dell’aria è maggiore e questo si è fatto sentire rendendo l’allenamento ancora più efficace. Il gruppo è bello, i tecnici sono molto bravi…insomma un’esperienza bellissima”.
Gli atleti sono poi saliti sulla cima dello Stelvio, attraverso quella che è conosciuta coma la “salita Coppi”.
“Per coronare questo allenamento, domenica siano saliti sul Passo dello Stelvio, sulla famosa cima Coppi. 20 chilometri su 1500 metri di dislivello in cui si corre su una pendenza fissa dell’8-9%. Una cosa veramente importante. Le nostre giornate sono state molto semplici. Abbiamo fatto una uscita al giorno di circa 40-45 km correndo per 3-4 ore. In tre giorni abbiamo percorso circa 105 km con 3000 metri di dislivello. Un bell’impegno fisico. È stato bellissimo. Mi sono divertito e spero che questo raduno sia solo il primo di tanti” conclude Dario.
Giuliana Raffaelli