Pantelleria e la sua viticoltura eroica sono stati tra i protagonisti della 33esima edizione del salone internazionale dei vini estremi di Forte di Bard. Un evento, promosso da Cervim, che ha messo al centro dell’attenzione tale pratica, presidio produttivo, paesaggistico e culturale, modello agricolo capace di generare valore economico e servizi ecosistemici.
Un tipo di viticultura che è una delle espressioni più autentiche della relazione tra uomo eterritorio.Simbolo di tenacia, capacità di adattamento e passione il cui valore vaoltre la produzione.
Una pratica che acquista pregio grazie al racconto, alla visibilità e all’impegno di persone che dedicano la loro vita a preservare questi vigneti e a produrre vini eccellenti, esempio di qualità, tradizione e innovazione.
Uno di questi agricoltori eroici è Fabrizio Basile, titolare della Cantina Basile, che durante la manifestazione di Bard ha ritirato due medaglie d’oro per altrettanti suoi vini al Concorso enologico internazionale.
Lo abbiamo intervistato per sapere il suo punto di vista su questa manifestazione.
Buongiorno Fabrizio, sei ormai un habitué di questa manifestazione e hai già ricevuto riconoscimenti in passato. Vuoi raccontarci la tua esperienza qui al Cervim?
Certamente, con piacere. Il Cervim è l’istituzione più importante dei vini estremi, dei vini di montagna, vini chiamati eroici, che vengono cioè fuori da territori un po' particolari come Pantelleria, o la Val d'Aosta, come mille altri posti nel mondo.Appunto, 1001 vini presentati al Cervim quest’anno, tra cui Pantelleria che è stata protagonista, e il Comune ci ha invitati a partecipare con loro. I nostri vini hanno vinto un paio di premi, 2 ori, uno con il SoraLuna 2024, per me una grandissima soddisfazione perché è bianco.
Biancoche comincia a piacere un po' a tutte le persone, a tutti coloro che lavorano principalmente nel settore di premiazione, di masterclass,quindi vuol dire che l'interesse c'è.L’altro oro con il nostro passito Shamira2020.Fare Cervim è un po' come sentirsi a casa. Fare Cervim è oggi tornare a Forte di Bard, un posto magnifico.Basta pensare ai suoi quattro ascensori per salire che ti offrono degli sketch di panorami incredibili.Poi Forte di Bard e tutte le aziende che incontriamo ogni due anni sonoormai famiglia e incontrarsi qui è veramente qualcosa di unico.
Cosa hanno di speciale i vini premiati?
La novità dei bianchi sta interessando molto.Naturalmente la salinità e la freschezza dei bianchi è qualcosa che stupisce sempre. E quindi anche la novità di un bianco particolare.Tecnicamente abbiamo vinto noi e un’altra azienda, la Pellegrino con ISesi.Ho ritiratoil premio anche per loro e quindi rappresentato anche un'altra Cantina.
Pantelleria ha suscitato molto interesse anche da parte dei visitatori.
Sì, Pantelleria è una grandissima icona, è qualcosa che si riconosce senza alcun problema. Tutte le cantine del posto lavorano abbastanza bene. La lavorazione sull'isola è particolare, dalla lavorazione del vigneto alla lavorazione di tutto ciò che riguarda la raccolta, la lavorazione dell'uva stessa. Estremo per noi è coltivare con strumenti e tecniche antiche, come dire, la non meccanizzazione. Un valore aggiungo importantissimo.
Giuliana Raffaelli