Otto anni dalla scomparsa di Giulio Regeni, senza verità e memoria…

Mazara del Vallo dia un ulteriore segnale spostando lo striscione in sua memoria in luogo ben più visibile

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
26 Gennaio 2024 08:48
Otto anni dalla scomparsa di Giulio Regeni, senza verità e memoria…

Sono passati otto anni dal giorno in cui Giulio Regeni scomparve al Cairo. Erano le 19.41 del 25 gennaio 2016 quando il giovane ricercatore friulano inviò il suo ultimo messaggio, poi di lui nessuna notizia. Il suo cadavere, torturato, fu ritrovato il 3 febbraio 2016 lungo l'autostrada che collega Il Cairo ad Alessandria. "Otto anni fa su Giulio iniziava a compiersi 'tutto il male del mondo', da otto anni Giulio fa cose insieme a noi. Ora è finalmente tempo che tutti i nodi vengano al pettine": scrive su "Fb Giulio siamo noi", l'account collettivo per continuare a chiedere verità per Giulio Regeni.

Il riferimento è al processo davanti alla Corte d'Assise di Roma, che si aprirà il prossimo 20 febbraio a carico dei quatto 007 ritenuti responsabili del sequestro, della tortura e della morte del giovane. Ieri l'Italia intera, da Nord a Sud, si è colorata di giallo, il colore di Giulio, per ricordarlo con varie iniziative a partire da Fiumicello (Udine), suo paese natale, ove la famiglia Regeni ha chiamato a raccolta la comunità nel piazzale dei Tigli per osservare un minuto di silenzio e dar vita una fiaccolata silenziosa.

Anche a Mazara del Vallo, come in molte città d’Italia, campeggia uno striscione giallo con su scritto “Verità per Giulio Regeni”. Per qualche tempo lo striscione è stato ben visibile esposto davanti al balcone nel nuovo palazzo comunale di piazza della Repubblica. Da qualche anno lo stesso striscione è stato spostato in via San Giuseppe, si trova esposto fra due finestre, poco visibile vista la posizione (vedi foto da noi scattata ieri sera). In occasione dell’approssimarsi del processo ai suoi aguzzini lo striscione potrebbe esser ricollocato in luogo certamente più visibile al fine che anche i cittadini mazaresi non dimentichino la triste vicenda del ragazzo friulano che, come molti altri giovani italiani, aveva deciso di intraprendere un'esperienza di studio all'estero.

Sarebbe un segnale importante.

Francesco Mezzapelle  

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