Il 29 febbraio si apriranno le buste per valutare quale offerta sia più economi- camente e qualitati- vamente vantaggiosa per l’escavazione del porto canale di Mazara del Vallo.
Infatti alla scadenza del 17 febbraio sono pervenute ben 41 offerte fra le imprese che il Commissario straordinario delegato per la Mitigazione del Rischio Idrogeologico in Sicilia, l’ing. Calogero Foti, ha invitato a partecipare ad una procedura di gara semplificata ristretta così come previsto dall’articolo 123 del codice degli appalti con importo a base d’asta inferiore a 1,5 milioni di euro.
Infatti l’importo a base d’asta del primo stralcio dei lavori di escavazione porto canale è di circa 1,2 milioni di euro, il residuo rispetto ai due milioni di euro finanziato dal Ministero dell’Ambiente sono stati utilizzati dallo stesso Ente gestore per i lavori di prelevamento ed analisi di campioni di fanghi nello stesso porto canale, lavori affidati al Cnr e che avrebbero evidenziato che gran parte dei fanghi potrebbero essere conferiti, nel corso dei lavori di escavazione, nella cosiddetta “colmata B”, un’altra parte andrebbe invece in discarica speciale.
Questi lavori di escavazione del porto canale, che dovrebbero iniziare la prossima primavera, rappresentano soltanto un primo stralcio. Infatti l’escavazione riguarderà soltanto alcuni punti del porto canale, con quella cifra (complessivi 2 milioni di euro), non si può fare altro. Serviranno invece almeno altri 8 milioni di euro per potere dragare e ripulire completamente il porto canale per farlo ritornare al lustro di un tempo.
Ad oggi il porto canale è per gran parte innavigabile, spesso pescherecci si incagliano prima di entrare in cantiere per lavori di manutenzione, vi sono delle vere e proprie isole di sabbia (vedi foto) che emergono con la bassa marea. Per una pulizia effettiva del porto canale bisognerà inoltre chiudere, contestualmente al completamento dei lavori, alcune condotte pubbliche che versano nello stesso.
Francesco Mezzapelle
19-02-2016 22,15
{fshare}