Un immobile a Mazara del Vallo, sito sul lungomare San Vito (all’altezza della rotonda belvedere) attualmente confiscato, e in possesso dell’Agenzia nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, è stato concesso in via definitiva all’Asp di Trapani dall’Assessorato per l’Economia della Regione siciliana. Si tratta di un immobile con terreno destinato a sede dei Servizi veterinari e del Centro Diurno DSM (Dipartimento Salute Mentale) del Distretto di Mazara del Vallo. Speriamo che la struttura (vedi foto da noi scattata ieri sera) per anni rimasta chiusa possa essere risistemata per una sua completa usufruizione.
Ricordiamo che sempre nel territorio mazarese il 30 settembre scorso è stato inaugurato il Centro Polifunzionale per il Diabete ADIM, in via dei Ponticcioli (zona Tonnarella), in un immobile confiscato alla mafia e concesso dal Comune, nel 2018, alla Associazione Diabetici Mazara; Il nuovo Centro è l’unica struttura di volontariato per diabetici in Sicilia occidentale nella quale si potranno espletare visite quali elettrocardiogramma, esame doppler, visite oculistiche e podologiche. Qualche mese fa sono invece iniziati i lavori di riqualificazione in un grosso appezzamento di terreno all’incrocio fra via Don Gaspare Morello (sottopassaggio che conduce in via Castelvetrano) e Lungomare San Vito.
Si tratta di una porzione di un immobile consegnato in via provvisoria al Comune dall'Agenzia dei Beni confiscati alla mafia e che comprende anche un fabbricato rurale. Il Comune ha affidato un appalto all'impresa Innova di Mazara del Vallo, per un importo complessivo di circa 49mila 500 euro, per la bonifica dell’area con l’installazione di alcune infrastrutture, panchine e per la realizzazione di un piccolo parco giochi.
Ad oggi sono ancora circa 40, su 65 originari, i beni confiscati alla mafia, è già acquisiti al patrimonio comunale, che il Comune di Mazara dovrebbe ancora assegnare. Purtroppo non ci sono state finora molte richieste e al tempo stesso alcuni questi beni si trova in stato di abbandono, a rischio dell’attività predatoria di ignoti. In merito a tale questione l’assessore comunale Gianfranco Casale, già promotore del Regolamento comunale per l’assegnazione dei beni confiscati alla mafia (approvato dal Consiglio comunale nei mesi scorsi), ha così dichiarato alla nostra redazione: “Nei prossimi giorni avremo un’udienza all’Agenzia nazionale dei beni confiscati alla mafia per affrontare il tema relativo a quei terreni acquisiti al patrimonio comunale ma che non hanno destinazione d’uso ben definita.
Invece questi terreni possono essere un volano per l’impresa agricola sociale, su questi terreni si può investire per creare valore ed economia sana. Questi beni devono essere messi a sistema e a disposizione della società civile per rafforzare e accrescere la cultura della legalità” .
Francesco Mezzapelle