Domani al Rivoli docufilm su Enzo Tortora, “Una ferita italiana, una ferita aperta”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
14 Aprile 2016 14:21
Domani al Rivoli docufilm su Enzo Tortora, “Una ferita italiana, una ferita aperta”

Si terrà domani sera alle ore 20,30 al Cine-Teatro Rivoli di Mazara del Vallo la proiezione del Docufilm su Enzo Tortora "Una ferita italiana" del regista Ambrogio Crespi. Aprirà il dibattito la prof.ssa Francesca Incandela (Presidente dell'associazione Antiracket di Mazara del Vallo “Io non pago il pizzo…E Tu?”). Ingresso gratuito. Nel corso del dibattito interverranno: Antonello Nicosia (Direttore del Centro Studi Pedagogicamente); Stefano Boca (Ordinario di Psicologia, Direttore Scientifico del Centro Studi Pedagogicamente); Ambrogio Crespi (regista del docufilm); Michele Capano (Avvocato/Partito Radicale); Giuseppe Gulotta (vittima di mala giustizia); Pardo Cellini (Avvocato); Fulvio Carbone (Psicologo); Baldassarre Lauria (Avvocato); Gioacchino Lavanco (prof. Ordinario di Psicologia); Anna Parroco (Presidente corso di Laurea).

Durante il convegno Giuseppe Gulotta racconterà la sua tragica esperienza di vita, dalla tortura all'arresto al processo, 21 anni di carcere ingiusto fino al l'assoluzione. Gli altri relatori interverranno sul caso specifico trattando l'argomento dal punto di pista scientifico e normativo.

Sinossi del Docufilm. A trenta anni dall’arresto di Enzo Tortora e dalla infame passerella mediatica che fu costretto a subire, e a venticinque dalla sua tragica morte, questo docufilm rappresenta un tentativo di riaccendere la memoria su un caso che mise la politica dell’epoca con le spalle al muro rispetto alle responsabilità della giustizia italiana. Abbiamo domandato ai protagonisti di questo Docufilm: “Dopo 30 anni, cosa è cambiato?”. E siamo riusciti a rievocare il dramma di un uomo perbene. (Le lettere dal carcere contenute nel film sono inedite).

Note di Regia. Il caso Tortora è una ferita ancora aperta, troppo spesso una bandiera sventolata sulle barricate degli opposti schieramenti. A trent’anni dal suo arresto e venticinque dalla sua morte è necessario ricostruire, attraverso i protagonisti e testimoni, una vicenda che è un archetipo tutto italiano sia da un punto di vista umano sia storico.

Biofilmografia di Ambrogio Crespi. Nato a Milano il 19 Gennaio 1970. Ha iniziato la sua carriera collaborando alle produzioni televisive e teatrali con Gianfranco Funari. È stato vicepresidente della società di produzione Alto Verbano, della famiglia Pozzetto, dove ha sviluppato progetti cinematografici, televisivi e teatrali. È stato anche direttore della Timing film project che ha prodotto Geo&Geo per la Rai. Ha lavorato alla produzione di numerosi spot pubblicitari per le principali aziende italiane e internazionali (Tic Tac con Michelle Hunziker, Peroni, Swatch, Pasta Agnese, Lancia, ecc.

ecc.). Negli ultimi anni ha sviluppato un’intera attività nel web dove opera come blogger, realizzando con la produzione del Gruppo Datamedia più di 100 docuweb e speciali su www.misterblog.it. Tra le sue produzioni si contano “Schegge di memoria” prodotto da Zètema e un docuweb su Edi Rama, primo ministro dell’Albania. Per quel che riguarda la produzione documentaristica, nel 2013 realizza “Enzo Tortora, una ferita italiana”, docufilm che ha portato in tour in giro per l’Italia e l’Europa, e con il quale nel 2014 ha vinto il SIFF – Salento International Film Festival – nella sezione dedicata ai documentati.

Francesco Mezzapelle

14-04-2016 16,00

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