Crocetta resiste. Al via la “rivoluzione” del trasformismo e dei “poltronieri”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
31 Ottobre 2014 11:02
Crocetta resiste. Al via la “rivoluzione” del trasformismo e dei “poltronieri”

Dopo una maratona di otto ore l'Assemblea Regionale Siciliana ha concesso la fiducia a Rosario Crocetta. La mozione di sfiducia presentata da centro destra e Movimento 5 Stelle non è passata grazie ai 44 voti assicurati da Pd, Udc, Articolo 4 e Psi. La mozione è stata invece votata, nominalmente, da 37 deputati regionali;

alla fine all'opposizione sono mancati pure tre voti, quelli degli assenti: Fontana (Ncd), Federico e Fiorenza (Mpa-Pds).

Era facile prevedere che alla fine la mozione al Governatore Crocetta sarebbe stata respinta. Il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, ha dovuto faticare molto per contenere l'animosità e le grosse tensioni avvenute in aula nel corso dei numerosi interventi. Scontro a tutto campo fra Rosario Crocetta ed il gruppo del M5S che non ha certamente perdonato al Presidente della Regione di aver disatteso quasi tutte le sue promesse di "rivoluzione" in questi due anni di Governo. Altra cosa sono alcuni dichiarazioni fatte alcuni giorni fa da Peppe Grillo e non certamente condivisibili: si ha l'impressione che un M5S senza più Grillo potrebbe riacquistare la fiducia della gente. 

E' intervenuto anche il mazarese Sergio Tancredi che ha dichiarato rivolgendosi a Crocetta: "la sua più grande menzogna elettorale? La bugia che avrebbe difeso lo statuto e lottato per i diritti negati dei siciliani dal dopoguerra ad oggi". Crocetta ha risposto ai vari interventi dei deputati del M5S: "La democrazia è rispetto dell'avversario, anche quando la pensa diversamente. Io sono orgoglioso di far parte di un partito che litiga e polemizza. Lo sfiducia day è stato un flop. Voi grillini vi dovete vergognare. E mi chiedo: cosa c'entra l'Ncd con queste posizioni estreme? Dietro a questa mozione ci sono sollecitazioni esterne anche forti. Qualcuno oggi trema e per questo ha inteso sfiduciarmi perché ho demolito un sistema di interessi e affari, a partire dalla formazione Raccogliamo la sfida e andiamo avanti".

Ma evidentemente Crocetta ha saputo "cucire" le spaccature all'interno del Pd, ha ricompattato un fronte accontentando le diverse parti che saranno rappresentate direttamente o indirettamente dalla sua nuova Giunta, la terza in due anni (30 gli assessori cambiati), che ora più che mai ha la "benedizione" politica ed anche finanziaria (vedi Baccei all'Assessorato all'Economia) di Matteo Renzi.

In aula non è stato offerto ai siciliani uno spettacolo decoroso, vi sono stati insulti ed offese anche personali, da più parti. Da evidenziare l'intervento di Nello Musumeci (in foto n.2), avversario di Crocetta alle elezioni: "Lei Crocetta è un rivoluzionario senza rivoluzione. Lei ha preferito cedere ai ricatti della sua coalizione, che la vuole ostaggio, prigioniero degli stessi personaggi e degli stessi metodi del passato. Vincerà il partito di Nicodemo? Il simbolo della doppiezza: di giorno con Gesù e di sera con i Farisei. Dopo mesi di implacabili condanne nei suoi confronti, quanti saranno stasera i deputati di centrosinistra iscritti a quel partito? Si chiuda questa triste e fallimentare pagina".

"Una mozione inutile e dannosa" ha detto nell'ultimo intervento il capogruppo renziano Baldo Gucciardi, "Una farsa" per il cuperliano Antonello Cracolici. Ma diciamo la verità nel Pd, e nel centro sinistra in generale, in questi due anni non è brillata la coerenza, vedi alcune dichiarazioni di alcuni mesi fa contro Crocetta e adesso l'improvviso ricompattamento.

La serata si è chiusa con la consegna simbolica da parte del gruppo M5S di un barattolo di colla ai colleghi del Pd, con tanto di dedica: "Siete incollati alla poltrona". Una cosa è certa, il consenso verso Rosario Crocetta si è quasi dimezzato in due anni: la "rivoluzione" non è mai iniziata...

Francesco Mezzapelle

31-10-2014 12,00

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