Confermata in Appello la condanna per omicidio colposo per la dott.ssa E.C. Parla l’avv. Lo Sciuto

I fatti si riferiscono alla morte di un agricoltore di Campobello di Mazara nel marzo 2018

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
12 Luglio 2025 11:44
Confermata in Appello la condanna per omicidio colposo per la dott.ssa E.C. Parla l’avv. Lo Sciuto

La IV Sezione Penale della Corte di Appello di Palermo ha confermato la sentenza di primo grado pronunciata dal Tribunale di Marsala a carico della dott.ssa E.C., condannata per omicidio colposo alla pena di anni 1 e mesi 8 di reclusione (pena sospesa) oltre al pagamento delle spese processuali.

I fatti risalgono alla giornata del 9 giugno 2018, quando la vittima S.M., un agricoltore di Campobello di Mazara, si recava al nosocomio di Castelvetrano per forti dolori al petto e alle spalle.Secondo l’accusa, il medico di turno al pronto soccorso di Castelvetrano non si accorgeva della gravità delle condizioni dell’uomo.Il paziente veniva visitato da un primo infermiere il quale disse che non era nulla di grave; interveniva poi il medico che, secondo l’accusa, avrebbe agito con «negligenza, imprudenza e imperizia».La dott.ssa E.C.

in particolare, non avrebbe indagato a sufficienza per formulare una corretta diagnosi, effettuando poi «un’errata scelta sul piano clinico-terapeutico» prescrivendo un antidolorifico (Toradol, n.d.A.), «oscurando - secondo l’accusa - il sintomo principale del paziente, ovvero il dolore, e rendendo, in tal modo, meno agevole l’accertamento della reale patologia». In serata, l’agricoltore moriva per infarto acuto.A fine udienza, ai nostri microfoni le dichiarazioni dell’avvocato Lilla Giovanna Lo Sciuto (in foto) che insieme agli avvocati Giuseppe Pantaleo e Gianni Caraci hanno assistito tutte le parti civili:Sebbene oggi possiamo dire che ancora una volta che è stata resa giustizia, non è umanamente accettabile, soprattutto per i familiari della vittima, la morte di un paziente che si reca in ospedale per ricevere cure e per la negligenza del personale medico, perde la vita.

A fronte della perdita e del torto subìto, per quello che può valere, sul lato professionale sono soddisfatta del risultato ottenuto, e ripeto, non è possibile rimediare al danno ma è emersa la verità giuridica che accerta la responsabilità.

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