Il salvataggio di un fenicottero rosa presso lo specchio d'acqua Pantano Leone, nel territorio di Campobello di Mazara al confine con Mazara del Vallo , questo quanto ci è stato segnalato, attraverso una nota e delle foto (con obiettivo di 500 e 300 mm), da Enzo Sciabica, rappresentante dell'Associazione "Pro Capo Feto" - Federazione Nazionale Pro Natura. Ecco quanto si legge nella sua nota:
"Un esemplare giovane di fenicottero rosa, probabilmente ferito, da circa 15 giorni stazionava al Pantano Leone di Campobello di Mazara. Fino alla sera del 5 scorso non si è mai allontanato dalle acque dello stagno ed ha dimostrato di essere ancora nelle condizioni di resistere agli attacchi dei cani del pastore che con il suo gregge frequenta la zona che, come ogni anno, viene percorsa dagli incendi. Il pomeriggio del 6, l’uccello, malconcio, con tracce di sangue cosparse sulle penne, è stato raccolto dal sig.
Nino Luppino, dipendente comunale (noto per la sua conoscenza e rispetto del patrimonio naturale campobellese), e consegnato al Comando Distaccamento Forestale di Castelvetrano che provvederà al trasporto presso il Centro di Recupero della Fauna Selvatica di Ficuzza. Il Pantano Leone nel Parco Archeologico delle Cave di Cusa è tra le ZPS in cui la caccia è vietata, ma gente titolare di terreni vicini allo stagno denuncia continuamente atti di bracconaggio. Denuncia il fatto che dallo scorso anno, da quando sono stati avviati i lavori per l’adeguamento del depuratore comunale, lo stagno, nel periodo estivo non si prosciuga più, così come è avvenuto tra il 2010 (allorquando è stato interrotto il rifornimento idrico del vecchio depuratore comunale) e il 2021.
La quantità d’acqua estiva affluita nel 2022 e nel 2023 non è, però, paragonabile a quella che veniva immessa prima del 2010 per cui lo stagno si è reso come una sorta di trappola per gli uccelli che vi stazionano e per gli uccelli che sono tornati a nidificarvi, esposti come sono agli atti di bracconaggio, ai cani del pastore e, non ultime, alle lamentele delle persone che, a quanto si apprende, hanno denunciato le condizioni malsane dell’area. Il territorio in cui ricadono il Parco Archeologico delle Cave di Cusa e il Pantano Leone, una delle pochissime aree naturali protette istituita in seguito a richiesta diretta dell’Ue, sembra davvero una “zona franca”, come si è espressa la ns.
Presidente del Consiglio dei Ministri, subito dopo la recente visita a Caivano. Il 7 del mese corrente, Federparchi (Europarc), proprio al Comune di Campobello di Mazara, alle ore 17 terrà una conferenza sulla salvaguardia del patrimonio naturale, servirà?".