“C’è un Pd nel Pd mazarese?”.Giro di vite o “normalità” dopo fallimento nelle elezioni mazaresi?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
28 Maggio 2014 11:58
“C’è un Pd nel Pd mazarese?”.Giro di vite o “normalità” dopo fallimento nelle elezioni mazaresi?

Le elezioni Europee e le Ammnistrative a Mazara del Vallo hanno aperto un acceso dibattito, nelle piazze della città ed anche sui social network, sulla coalizione che ha sostenuto la candidatura di Pino Bianco ma soprattutto sul Pd cittadino.

Un risultato negativo per il Pd a Mazara (solo terzo con 6.476 voti contro i 9.721 raccolti dal M5S e 7.691 di Forza Italia). Insomma una debacle quella del Pd mazarese che non riesce ad affermarsi primo partito votato alle Europee, mentre a livello nazionale il Pd di Renzi ha superato il 40%.

Questo dato va ad incrociarsi con il risultato del candidato sindaco Pino Bianco che ha ottenuto il 18,58% dei voti con 4.488 preferenze mentre le sue due liste Pd (la più votata con 3.187 voti) ed Udc hanno totalizzato 4.734 voti. Alla fine, sono stati 407 i voti che hanno separato Bianco da Torrente per il raggiungimento del ballottaggio contro Cristaldi il quale sicuramente avrebbe temuto molto di più il voto d'opinione legato alla persona del figlio dello storico preside Bianco e alla professionalità dello stesso Pino Bianco capace in un eventuale ballottaggio di raccogliere consensi in tutti gli strati sociali della città.

Pertanto c'è molto da riflettere, Bianco, che avrebbe ricevuto almeno un migliaio di voti di opinione, non sarebbe stato invece supportato come si deve dalle sue liste, in particolare, secondo alcune indiscrezioni, alcuni esponenti del Pd cittadino non lo avrebbero appoggiato di fatto, optando forse per qualche altro candidato a sindaco.

Così si è aperto un forte dibattito all'interno del Pd mazarese sempre lacerato al suo interno. Certamente la segreteria regionale del Pd guidata da "renziani" (vedi recente foto di Bianco con l'on. Davide Faraone, membro della segreteria nazionale del Pd, e Marco Campagna, segretario provinciale del Pd) dovrebbe intervenire per fare chiarezza, e forse qualcosa in più, sul Pd di Mazara del Vallo dimostratosi ancora una volta una "creatura a tre teste".

Interessante in tal senso è il dibattito aperto all'indomani del risultato alle Ammnistrative nel gruppo facebook "Mazara Cambia-Mente", gruppo di supporto alla candidatura di Pino Bianco a sindaco di Mazara del Vallo ed alla sua squadra.

Giacomo D'Annibale, fervido sostenitore di Bianco ed abbastanza amareggiato per l'esito del voto, ieri pomeriggio ha spostato questo commento: "Ovviamente ed evidentemente si poteva e si doveva fare di più, si doveva lavorare più come squadra che come singoli, si doveva essere meno superficiali e accomodanti su tante cose. Poi alla fine 400 voti di scarto significano tanto e niente allo stesso tempo. Il PD perde solo a Mazara, perde la storia del centro sinistra, perdono gli intellettuali o presunti tali, perde la città, perdono tutti, ma occorre sempre provare a vedere il lato positivo: Mazara ha bisogno del PD, Mazara ha bisogno di una nuova classe dirigente, Mazara ha bisogno della Politica.

Ci siamo ripresi la piazza che sembrava uno sbiadito ricordo, ricostruiamo, costruiamo il PD e la Politica. E se domani ci sarà un Partito Democratico, e se domani avremo la voglia e la forza di tirare su le maniche e cominciare a rimuovere le macerie e costruire, lo dobbiamo a Pino Bianco, che ci ha dimostrato che ci si può mettere a disposizione di una comunità, di un partito, di una città anche quando si ha più da perdere che da guadagnare. Grazie ancora a tutti, grazie ancora a Pino Bianco".

Da osservatore esterno il sottoscritto ha commentato lo stesso post avvalorando le tesi di D'Annibale ma aggiungendo: "Credo che più che guardare agli avversari politici il Pd mazarese dovrebbe interrogarsi su alcune logiche interne, molte delle quali legate ad interessi personali, e su esponenti che storicamente non hanno niente a che dividere con il partito. Se il Pd vuole tornare in un prossimo futuro ad amministrare la città di Mazara del Vallo dovrebbe cominciare un processo di epurazione e scacciare quanti vi fanno parte per mero opportunismo politico legato a referenti regionali del partito. Molti giovani mazaresi si sono allontanati, o neanche avvicinati, dal partito proprio per tali motivi. Lo zoccolo duro del partito, quelli veramente di sinistra, sono "vecchi" e stanchi di questa situazione. L'oligarchia di 45/60enni che governa il Pd mazarese sembra cresciuta con valori berlusconiani della "res publica"".

A commentare anche Corrado Sansone, acceso sostenitore di sinistra e personaggio molto conosciuto in città: "Il problema sta proprio in questa oligarchia allogena alla quale hanno fatto sempre riferimento elementi esterni. Voglio vedere chi si presenterà per proporre apparentamenti. Tanti hanno paura più delle persone del PD che del partito stesso e Pino ha dimostrato di avere coraggio da vendere nonostante tutto!"

Un altro simpatizzante, Mirko Scimemi: "abbiamo perso l'occasione di cambiare volto a Mazara..La lasciamo in mano a chi ne fa ciò che vuole...problema di mentalità e di cooperazione, ci servirà per non sbagliare di nuovo la prossima volta .Penso che non si debba fare teatrino o apparire in tv per convincere la gente..Bastano poche uscite per capire chi era realmente all'altezza per amministrarci..detto questo il popolo mazarese apprezza più le uscite teatrali, frutto di una mentalità antiquata e sterile"

Interessante anche il commento di Vincenzo Giammalvo: "Rifondare tutto e subito, non alle prossime elezioni, ma sin da ora. Con questo PD a Mazara perderemo sempre... Magari avessimo a livello locale le figure anche poco carismatiche che ci sono a livello nazionale... Essere terzo partito a Mazara alle stesse elezioni europee in cui il PD prende il 41% dovrebbe spingere tanti a serie riflessioni. Non essere riusciti a cavalcare quest'onda e non essere riusciti a valorizzare la candidatura di un galantuomo come Pino Bianco credo che debba innescare un positivo immediato spirito di rinnovamento. "Esci, Partito, dalle tue stanze, torna amico dei ragazzi di strada" per dirla con Majakovskij. Imparare dalle sconfitte, altrimenti è come perdere due volte!"

Una candidata nella lista delle comunali del Pd, Catia Catania, molto impegnata in questi ultimi anni nell'area di sinistra  ha scritto: "Sicuramente è un'esperienza che non disperderemo, non è un punto di arrivo ma un inizio, un impegno che prenderemo con questa città, con le persone che hanno creduto in noi e in questo progetto. Per molti di noi fare politica non vuol dire presentarsi alle elezioni e dal giorno dopo, se non si è stati eletti, scomparire, ma essere cittadini attivi, presenti sul territorio, testimoniare, partecipare, prendersi cura, denunciare. Continueremo a farlo come lo abbiamo fatto finora e , come dice Giacomo, proviamo a cambiarli questa città, questa politica, e questo PD! Ricostruiamo una nuova classe dirigente , riappropriamoci della politica, restituiamo la sinistra a chi ancora ci crede!"

Infine un'altra giovane, Serena Messina, ha così riassunto: "Il problema non è l'assenza o presenza di Pino Bianco..Io personalmente non ho visto tutta questa assenza. Il problema, secondo me, è nel PD, nel senso che a livello locale ci vuole un rinnovamento, gente nuova, gente che sappia mostrare ai cittadini che la Sinistra è quella che tutela i loro diritti e che è dalla loro parte, che non siano sempre i "soliti big" a reggere le redini del partito. Se la gente ha preferito "gli altri" bisogna chiedersi il perchè e fare una profonda analisi su questo. Si deve costruire, ma non un mese prima dalle elezioni. E' un processo che richiede tempo e impegno! Detto questo io ringrazio Pino Bianco per l'impegno e la tenacia che ha dimostrato, io ci ho creduto sul serio che qualcosa potesse cambiare stavolta e ci credo ancora!"

Infine, dopo aver assistito all'ultimo "colpo di teatro" del Pd mazarese, è naturale pensare a quanto avvenuto giusto 10 anni fa quando candidato sindaco fu lo stesso Bianco e si assistette a qualcosa di simile: un partito che "smarcò" il suo candidato sindaco appoggiando già a primo turno Giorgio Macaddino appoggiato da liste civiche che poi divenne sindaco e da quella posizione riprese in mano il partito che però negli ultimi anni ha ricevuto anche altre "direttive esterne".

Mi viene da pensare ad un noto film degli anni '70 ed intitolato "I tre giorni del Condor" (magistralmente diretto da Sidney Pollack e splendidamente interpretato da Robert Redford), in quel film si parla di dinamiche sanguinarie all'interno della stessa Cia, "C'è una Cia nella Cia" si affermava alla fine, per concludere il nostro discorso potremmo così interrogarci: "C'è un Pd nel Pd mazarese?'"

Francesco Mezzapelle

28-05-2014 13,50

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