“Una punta di Sal”. Sette magico o sette di spade?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
07 Febbraio 2021 09:05
“Una punta di Sal”. Sette magico o sette di spade?

“Il numero 7, per le sue virtù celate, mantiene nell’essere tutte le cose; esso è dispensatore di vita, di movimento ed è determinante nell’influenzare gli esseri celesti”. Lo ha scritto Ippocrate (460 a.C. ) che è stato medico, geografo e aforista greco antico, considerato il padre della medicina. Il 7, rispetto ad altre cifre, è il numero più spirituale, numero magico per eccellenza, emblema della totalità di spazio, tempo e universo in movimento. Ma anche di cambiamento, evoluzione.

Anche nello sport, anzi nel calcio dove troviamo CR 7, Ronaldo, un campione. E 7, infine,  sono gli assessori di Mazara nominati dal sindaco Salvatore Quinci che, secondo il significato numerico significa che ci si appresta a qualche novità, una attività amministrativa che dovrebbe andare oltre i confini del bilancio comunale annuale per proiettarsi verso progetti di grande respiro. Il 7 numerico è questo ma non si profetizzano le variabili dei contenuti, né si possono immaginare, semmai sognare.

Chissà quali saranno i disegni i e le sorprese che la giunta di Salvatore Quinci  ci annuncerà e che, principalmente, dovrebbe realizzare. I tre nuovi assessori potrebbero portare nuova linfa, nuove idee, nuove progettualità e scovare anche fonti di finanziamento per realizzare  le idee. Per esempio il rifacimento della rete idrica. A Mazara l’acqua c’è ma si perde tra mille rivoli. I cittadini schiumano rabbia perché vedono le dispersioni  per strada e sulle piazze mentre i rubinetti sono asciutti.

Dicono però alcuni anziani che Mazara vive sull’acqua tanto che, nel tempo, sono stati avanzati dei progetti per l’istallazione di una distilleria o di altre tipologie di  stabilimenti, non realizzati per le proteste dei cittadini, ma le perdite di una rete idrica fatiscente sono sotto gli occhi di tutti. L’assessore ai Lavori Pubblici e Servizi alla città, Michele Reina, conosce bene la situazione e spiega che “la rete idrica cittadina è abbastanza vetusta e non è mai stata sottoposta ad una particolare attenzione negli anni precedenti.

Quasi ogni giorno dobbiamo intervenire per sistemare dei problemi relativa a perdite d’acqua e gusti in diverse parti della Città: via Honduras, via Venenzuela, via Castelverde, via Don Primo Mazzolari ed in altre zone della Città”. La soluzione? “Servono finanziamenti esterni considerata la situazione economico finanziaria del Comune. Bisogna pertanto preparare un progetto di massima ed essere pronti a rispondere a qualche bando europeo”. Non ci dovrebbero essere problemi per portare avanti l’eventuale progetto perché Mazara, fortunatamente, può contare su deputati nazionali e regionali e un ministro (forse ex ministro con il governo Draghi).  Di Mazara 2 cosa si vuole fare? Unico caso in Italia e forse nel mondo, dove gli abitanti  non pagano nulla, né affitto, né rata di mutuo, anzi il Comune deve intervenire per eventuali riparazioni perché i 356 appartamenti sono di sua proprietà.

Si vuole risolvere  questo inghippo o si vuole continuare a far passare sotto silenzio una situazione che potrebbe avere risvolti anche penali oltre che amministrativi? Terzo capitolo. Non sappiamo se gli amministratori sanno che a Mazara c’è un porto o meglio un ex porto perché sarebbe ora, al di là del dragaggio sognato, che venisse realizzato un “vero” porto non solo peschereccio ma anche commerciale e che qualche banchina venisse sfruttata per il diporto. Anche in questo caso occorre chiamare progettisti  e chiedere finanziamenti ricordando che la ricchezza della città viene dal mare, da questo Mediterraneo tanto conteso e osannato.

In campagna elettorale si annunciano programmi e progetti, finita la festa, o meglio la kermesse, restano i silenzi e la solita frase “non ci sono problemi, sarà tutto  fatto”. E, invece, non è così,  probabilmente perché finora in giunta non c’era il 7, un numero beneagurante che significa cambiamento ed evoluzione. Politicamente la nuova giunta è perfetta, ci sono dentro tutti, partiti e movimenti, un vero laboratorio politico che lo “copiando” anche il presidente del consiglio Draghi per governare l’Italia.

Roma come Mazara! Chi l’avrebbe mai detto che la politica mazarese potesse fare scuola, accade invece in un profondo sud dove si mangia ancora pane e chiacchiere, più chiacchiere che pane. Salvatore Giacalone  

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