Ultime della sera: “Si, viaggiare…”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
22 Settembre 2020 18:16
Ultime della sera: “Si, viaggiare…”

Il contesto dell’attuale emergenza sanitaria mondiale sta incidendo fortemente sulle nostre abitudini complessive in molti ambiti della nostra vita. Tra questi, certamente, oltre alla qualità delle relazioni, al distanziamento e all’uso dei dispositivi sanitari, quella che più di altre sta modificando il nostro vivere è l’impossibilità di viaggiare liberamente per visitare e conoscere nuovi posti. E’ vero: questa limitazione ha consentito di conoscere meglio posti più a corto o medio raggio privilegiando la nostra nazione e favorendo il sostegno all’economia interna tanto fiaccata in uno dei settori che maggiormente la caratterizzano: il Turismo.

Il viaggiare, il sospingersi, il conoscere, venendo a contatto con nuove persone, nuova cultura, nuovi ambienti e nuovi modi di vivere, fa parte dell’istinto umano. Fa parte di quella voglia di conoscenza, del protendersi oltre, dell’andare verso che da sempre hanno diretto i popoli verso le nuove frontiere dell’universo. E’ grazie a questi profondi desideri, tuttavia mossi anche (o soltanto), dalla voglia di conquistare e sottomettere altri simili, che coraggiosi uomini si sono spinti verso l’ignoto; che spedizioni si sono mosse verso inconsapevoli frontiere dando corretta forma e codifica alle terre del nostro pianeta.

E’ grazie ai pionieri delle varie epoche che siamo riusciti a dare i contorni ai nuovi mondi e i confini alle estreme terre. La tensione della conoscenza è la vera base che deve muovere un viaggiatore. Il fascino dell’incontro unito allo stupore della scoperta e della bellezza fanno certamente il resto. Non si può certo partire pensando di cercare le cose che si è lasciato oppure per non lasciarsi conquistare dal nuovo dal quale saremo circondati. Neppure limitarsi a comparare i modi di vivere.

Il viaggio deve imprimere il giusto fremito della scoperta anche attraverso i particolari che incroceremo; il cuore e lo sguardo del viaggiatore non possono essere superficiali ma sempre presenti ed attenti a cogliere profumi, sensazioni, sguardi, segni, usanze, dettagli, movimenti, pietre, incisioni etc. di quello che avremo modo di incrociare. Il vero bagaglio del viaggiatore si deve completare nel luogo dove s’arriva perché è bellissimo lasciarsi prendere da ciò che si trova e conquistare dal fascino delle eccellenze e particolarità dei posti.

La valigia, come il cuore, deve restare aperta. E quando si torna a casa dopo essere stati via, è bello sentire che si è ancora presi dai diversi ritmi e scossi dai contesti attraversati. Così come è sempre bello tornare a casa e riprendere le fila della propria vita. Ogni viaggio, tuttavia, deve lasciare la voglia di ripartire già dall’indomani. Se poi viaggi in buona compagnia tutto assume anche una piacevole completa armonia. Sperando d’avervi fatto compiere un meraviglioso viaggio tra i ricordi e le sensazioni delle vostre esperienze turistiche, condivido una perla che riassume il senso del mio articolo: “SE T’INCAMMINI INCONTRERAI CIO’ CHE NON CONOSCI, TI APRIRAI ALL’IGNOTO.

SE RESTI FERMO T’IMBATTERAI SOLO IN CIO’ CHE CONOSCI GIA’.”   Mare Calmo

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