L'uso di materiali riciclati ed il recupero di energia e acqua per la costruzione delle strade. E' questo il fine del progetto Creer-Bim-Ec che vede coinvolta la Sicilia, con l'Università degli studi di Palermo e la Tunisia, attraverso l'università El Manar. Il progetto è stato presentato oggi a Palazzo dei Normanni. A partire da maggio del prossimo anno verranno realizzati in Tunisia dei prototipi di pavimentazione stradale, un vero e proprio asfalto particolare, capace di assorbire acqua ed elettricità.
"Lo scopo - spiega Gaetano Di Mino, professore del dipartimento di Ingegneria dell'università di Palermo - è quello di recuperare energia e acqua dal sottosuolo". Questo sarà possibile grazie ad una pavimentazione drenante con al suo interno anche un sistema di sensori. "L'energia proveniente dal passaggio e dal traino dei veicoli verrà così accumulata - spiega l'esperto - inoltre, attraverso la pavimentazione drenante l'acqua verrà raccolta e poi passerà per appositi canali che la condurranno a dei serbatoi".
Il tratto stradale, sperimentale, inizialmente sarà di circa 100 metri e sarà realizzato grazie al recupero di materiali di scarto. Il progetto è finanziato con fondi europei, durerà tre anni. Una volta sperimentato in Tunisia "l'idea è quella di portarlo anche qui in Sicilia e metterlo a disposizione della nostra comunità", conclude Di Mino.