di Corrado SANSONE Arriva sempre per ognuno di noi il momento in cui cominci a ricordare tutto e… tutti. A poco a poco fatti e volti riemergono e tracimano lentamente, goccia a goccia, andando a depositarsi dentro la tua coscienza. Ogni goccia un ricordo… un odore… un volto… senza dimenticare nulla e nessuno…purtroppo! E’ il segnale che sei arrivato in cima e vorresti fermarti anche un solo un attimo per girare lo sguardo ma non puoi… ti aspetta la discesa il cui tragitto sai che sarà più breve della strada già percorsa.
L’approccio che ognuno di noi ha in questo frangente non è per tutti uguale. C’è chi vorrebbe ancora fare nuove amicizie al contrario di chi dice basta contentandosi di quelle che ha già perché nel suo intimo ha paura di affezionarsi. Ogni ricordo ha alla fine un suo dazio. Nulla è gratis. Sei come in un centro commerciale. Non fai altro che girare e prendere dagli scaffali… la cassa è sempre all’uscita e l’orario di chiusura non è per tutti uguale. Mano a mano che giri guardi il tuo carrello che va riempiendosi sempre di più.
Nulla di ciò che vi hai messo dentro è inutile. La moneta con la quale pagherai è la stessa per tutti. Solo il conto è diverso ed il prezzo è il dolore che vai pagando con la fatica che provi spingendo il tuo carrello mano a mano che giri tra gli scaffali perché le cose più belle e preziose che vi erano dentro non le trovi più. Il loro peso è però rimasto ugualmente e sei giunto all’uscita… Spesso da non credente mi chiedo se alla fine questi ricordi te li porterai dietro e se così fosse ne avrai contezza? Ed in che cosa dovrebbe consistere questa contezza se non nella possibilità di potere riprendere da dove hai lasciato? Avevo una rosa e mi sarebbe piaciuto avere più tempo da poterle dedicare.
Semicit. La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna. Per contatti, suggerimenti, articoli e altro scrivete a: amicidipenna2020@gmail.com