Ultime della sera: “Le favole dietro la stella cometa”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
05 Gennaio 2021 19:28
Ultime della sera: “Le favole dietro la stella cometa”

di Francesco SCIACCHITANO   Oggi non ho resistito, come faccio ogni anno, a comprare i dolciumi da mettere nella calza della Befana che appenderò nella maniglia delle porte che conducono nelle tre camerette dei miei figli, anche se Luca, Gaia e Chiara anagraficamente non si possono considerare bambini, ma sanno,  come i bambini, che ogni anno questa tradizione si rinnova e domattina si aspettano di controllare cosa c’è dentro la calza sperando di trovare dolci, cioccolatini, caramelle e non l’odioso carbone.

L’Epifania, come tutti sappiamo, è una ricorrenza in cui si celebra la visita da parte dei Magi a Gesù Bambino. Ma è anche la festa in cui la Befana porta dolciumi e caramelle a tutti bambini. Ma qual è la correlazione tra queste due storie? Qual è la vera storia della Befana? Sull’origine di questa figura leggendaria è difficile risalire in quanto si tratta di un personaggio sul quale confluiscono tradizioni magiche pagane. La parola Befana deriva dal greco “epifania” e significa “apparizione”.

Nell’immaginario popolare la Befana è rappresentata come una vecchietta dal naso lungo e che viaggia su una scopa di notte per riempire le calze ai bambini durante la notte tra il 5 ed il 6 gennaio. Infatti tradizione vuole che la Befana sia raffigurata con un sacco pieno di giocattoli, cioccolatini e caramelle. Immancabile poi anche il carbone, destinato a tutti i bambini che non si sono comportati bene durante l’anno. I Magi invece vengono raffigurati mentre seguono la stella cometa per arrivare da Gesù Bambino.

Sulla sella dei loro cammelli viaggiando giorno e notte. Vengono da paesi lontani, affrontando un lungo viaggio per fare visita al piccolo Gesù, nato in una mangiatoia a Betlemme. I re Magi e la Befana sono tradizionalmente i protagonisti della festa del 6 gennaio, giorno dell’Epifania. Vediamo qual è la leggenda o la favola che racconta la loro storia. La Befana è una figura popolare soprattutto in Italia. Probabilmente la sua origine è legata ai riti propiziatori che risalgono fino al X secolo a.C.

Si tratta di una figura che è legata alle celebrazioni  che i contadini nell’antichità facevano in favore dell’agricoltura. Gli antichi romani adottarono questi riti che vennero inseriti all’interno del loro calendario, la 12ª notte dopo il solstizio invernale. Il calendario romano prevedeva la celebrazione della morte rinascita della natura, personificata in Madre Natura. I romani credevano che durante queste dodici notti alcune figure femminili volassero sui campi coltivati per propiziare la fertilità dei futuri raccolti.

La storia della Befana quindi deriverebbe da queste antiche credenze pagane, che successivamente la Chiesa si impegnò a condannare. Madre Natura invecchia e rinasce, e quindi è stata personificata nella Befana. Oggi questa vecchina è rappresentata in maniera affettuosa, sempre in sella ad una scopa volante, ricordando le divinità propiziatorie degli antichi contadini. I Magi invece sono dei saggi astronomi che seguono la stella cometa. Giungono dall’Oriente e arrivano fino a Gerusalemme per adorare Gesù bambino.

Anche loro portano dei doni: si tratta di oro, incenso e mirra. L’episodio è narrato nel Vangelo di Matteo, il quale in realtà non indica un numero preciso dei Magi. Tradizionalmente si pensa siano tre, in quanto tre furono i doni che vennero portati a Gesù. C’è una storia della Befana e dei Magi molto diffusa e popolare, che cerca di fornire una spiegazione cristiana alle celebrazioni legate al 6 gennaio, giorno dell’Epifania. Questa favola può essere raccontata ai bambini per spiegare chi sono i Magi e chi è la Befana.

Secondo il racconto, in una notte freddissima d’inverno Gaspare, Baldassarre e Melchiorre, nel lungo viaggio per arrivare a Betlemme da Gesù Bambino, si sono persi, e chiesero informazioni ad una vecchietta che abitava nei paraggi. La vecchietta subito rispose ed indicò ai Magi qual era la strada per raggiungere il Bambinello. I saggi sapienti allora invitarono la donna ad unirsi a loro, ma questa, nonostante le insistenze, rifiutò. Quando i Magi furono andati via, la vecchina si pentì di non averli seguiti e decise di preparare un sacco pieno di dolci e si mise a cercarli.

La vecchietta però non riusciva a trovarli. Iniziò a bussare di porta in porta regalando ad ogni bambino che incontrava dei dolcetti, nella speranza che uno di loro fosse proprio Gesù Bambino. Ed allora stanotte godiamoci ancora una volta l’atterraggio sul tetto di casa della Befana, con la sua scopa volante, e ascoltiamo il rumore che farà scendendo dal camino, e poi usciamo fuori in giardino a vedere la vecchia che vola nel cielo con la sua scopa, sperando di vedere anche la luce della stella cometa che ci riporta indietro di oltre duemila anni quando i Re Magi, viaggiatori per antonomasia, con i loro cammelli hanno percorso le strade del mondo alla ricerca di un Bambino che ha segnato la storia dell’umanità.

  La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna. Per contatti, suggerimenti, articoli e altro scrivete a: amicidipenna2020@gmail.com

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