Ultime della sera: “La Befana, simbolo di rinascita”

Redazione Prima Pagina Mazara
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07 Gennaio 2021 19:58
Ultime della sera: “La Befana, simbolo di rinascita”

di Saveria Albanese Oggi è il giorno in cui riprendono molte attività che avevamo sospeso prima del Natale, è come se fosse il secondo giorno dell’anno perché la Befana, in origine era simbolo dell'anno appena passato. Si considerava che l’anno fosse ormai vecchio proprio come viene rappresentata la Befana. Una vecchietta che porta dei doni che sono di buon auspicio per l'anno che inizia. La tradizione la vuole "vecchia" proprio per indicare la fine di un ciclo: con il solstizio d'inverno si passa infatti dal vecchio al nuovo, dal freddo e dalle lunghe notti ad un periodo che vede l'allungarsi del dì, del tempo di luce.

Inizialmente furono gli antichi Romani che celebravano la fine dell'anno solare dopo il solstizio invernale e l’inizio del nuovo anno. Si celebrava la morte e la rinascita della natura attraverso Madre Natura, dodici notti dopo il solstizio d’inverno. I Romani credevano che in queste dodici notti ci fossero delle figure femminili che volavano sui campi coltivati, per propiziare la fertilità dei futuri raccolti. Alcuni studiosi ritengono che tale figura femminile fosse Diana, la dea legata alla cacciagione e alla vegetazione, mentre altri la associarono ad altre divinità che potevano essere identificate come la dea della sazietà o la dea dell’abbondanza.

Anche se quella della Befana è un’usanza italiana, quello della vecchietta che porta i doni è una tradizione che si trova presso diverse popolazioni di tutto il mondo. Nei diversi luoghi viene chiamata Bruja, Curandera, Baba Jaga e così via. Anche le tradizioni celtiche dei popoli del Nord Europa hanno una figura simile alla Befana come la figura di Frigg in Scandinavia, Holda in altri paesi del nord Europa, o Bertha in Gran Bretagna, o Berchta in Austria, Svizzera, e Francia. Questa donna è una personificazione della natura invernale, che viene appunto rappresentata come una vecchia gobba con naso adunco, capelli bianchi spesso spettinati e piedi enormi.

Di solito è vestita di stracci e scarpe rotte e aleggia su campi e terreni di notte per propiziarne la fertilità. Viene festeggiata nei 12 giorni che seguono il Natale, cioè  proprio il giorno dell’Epifania. L'immagine tipica è quella di una strega ed è molto variabile a seconda della cultura. Nel patrimonio popolare del mondo occidentale la rappresentazione di una strega è oggi fortemente associata a quella di una donna con la capacità di volare su una scopa. Alcuni popoli associano la strega ad una veggente, o ad una sciamana (qualcuno che riesce a mettere in comunicazione diversi mondi), mentre altri la associano ad una guaritrice (una curandera, appunto) del corpo e dell’anima.

Alcune volte la strega viene rappresentata con un carattere un po’ burbero e sopra le righe. Questo perché è qualcuno fuori dal comune, che ha una consapevolezza antica, un rapporto privilegiato con la natura, che segue l’istinto, o come dicono in America Latina “la que sabe”, colei che sa. La strega è un personaggio ricorrente nell'immaginario contemporaneo, ed è la protagonista di storie, romanzi, film, leggende, celebrata e raccontata attraverso alcune feste popolari. Visto che la vecchia rappresenta l’anno appena trascorso, una volta davvero concluso, lo si può bruciare.

Una tradizione di molti paesi europei, dove bruciano dei fantocci vestiti di vecchi abiti all'inizio dell’anno. Tradizioni simili esistono anche in diverse parti d’Italia Ad esempio a Bologna. con il Falò del vecchione lo "sparo del Pupo" a Gallipoli[ oppure il rogo della Veggia Pasquetta a Varallo in Piemonte. Quello di portare dei doni ha sempre un significato propiziatorio per l'anno nuovo. Secondo la tradizione i bambini che durante l'anno si sono comportati bene avranno ricevuto dolciumi, caramelle, frutta secca o piccoli giocattoli.

Mentre quelli che si sono comportati male avranno trovato le calze piene di carbone o di aglio. Indipendentemente dal dono che avete ricevuto o che siate bambini o adulti, la Befana ci porta un messaggio importante: l’anno vecchio è finito, adesso è tempo di rinascere!   La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna. Per contatti, suggerimenti, articoli e altro scrivete a: amicidipenna2020@gmail.com

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