Come detto nella scorsa puntata, viviamo in un mondo interconnesso in cui arte e scienza possono dare una concreta visione del futuro non ancora realizzato... Ecco perché bisogna ripartire dalla cultura e dalla (trasmissione di) conoscenza. Vediamo allora qualche esempio concreto per una ripartenza dalla formazione. Marco De Rossi, con WeSchool, ha perseguito la digitalizzazione della scuola italiana. Aiuta i docenti con formazione sulle nuove metodologie didattiche e lavora con aziende su progetti che portano valore al mondo della scuola.
Con WeSchool i Prof possono portare le loro classi online e rendere la loro didattica digitale. WeSchool Library aiuta invece ogni mese 2 milioni di studenti con video, testi ed esercizi curati da docenti ed esperti: da Massimo Temporelli fino a Umberto Eco. Con più di 15.000 ore di formazione erogata ogni giorno, è uno dei progetti di divulgazione culturale più massivi in Italia. Cambiando direzione, si può citare FOQUS (FOndazione QUartieri Spagnoli) diretta da Renato Quaglia e promossa e realizzata da imprese e privati, promuove nuove imprese e auto-imprenditorialità, nuova occupazione (in settori di alta qualificazione e nuove professionalità) e insediamento di imprese e istituzioni pubbliche e private (di formazione, istruzione, servizi alla persona e alla città) che trasformano e rinnovano le funzioni e la destinazione dei 10.000 mq dell’ex Istituto Montecalvario all’interno dei Quartieri Spagnoli.
Le attività di formazione-informale promossi all’interno di FOQUS dall’Università delle Liberetà e da ARGO sono percorsi di formazione e lavoro dentro il ciclo produttivo per la migliore qualificazione e l’inserimento lavorativo dei giovani. Il percorso formativo che FOQUS realizza quotidianamente coinvolge anche soggetti tradizionalmente collocati al di fuori di percorsi formativi ufficiali e normati, risultando in percorsi educativi che, sebbene strutturati e organizzati, non portano al conseguimento di un titolo di studio.
E ora si espande ancora più a Sud, con un progetto in collaborazione col Comune di Brindisi, che ha vinto un bando del Fondo Innovazione – quel Fondo Innovazione diretto da Francesca Bria, altra voce importante nel panorama dell’Innovazione Sociale, che fino a poco tempo fa era Assessora all’Innovazione Digitale per il Comune di Barcellona Risalendo verso Nord lo Stivale, possiamo citare Stripes – cooperativa sociale di tipo A che si occupa di formazione per infanzia, disabili e immigrati: dall’italiano alla robotica, senza soluzione di continuità.
Una solida realtà che da anni eroga corsi di qualità; dove davvero formazione fa rima con innovazione. Si potrebbero elencare molti altri casi, ma ci piace l’idea che la ricerca del lettore si muova anche senza bussola – avendo imparato qualche scorciatoia o segno da interpretare nella selva oscura del settembre italiano. I segni virtuosi già ci sono. Ricordiamoci le parole di Socrate, e buona serata: “Esiste un solo bene, la conoscenza; esiste un solo male, l’ignoranza”… Alessandro Isidoro Re