Processo “tentata estorsione nei confronti della Belice Ambiente”: assolto Girolamo Pipitone

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
29 Novembre 2013 12:03
Processo “tentata estorsione nei confronti della Belice Ambiente”: assolto Girolamo Pipitone

"Assolto a formula piena perché non sussiste il fatto". Questa la sentenza emessa questa mattina dal giudice Renato Zichittella del Tribunale di Marsala nei confronti di Girolamo Pipitone. Il processo nel quale è stato imputato, vedeva l'ex assessore provinciale Girolamo Pipitone, ed ex componente dello staff del sindaco Nicola Cristaldi, accusato del reato di tentata estorsione nei confronti della Belice Ambiente, la società che si occupa della raccolta dei rifiuti nell'Ato Tp2.

Nel procedimento durato 4 anni circa, trasferito a Marsala dopo la chiusura della sezione mazarese distaccata del Tribunale di Marsala, era stati già sentiti come testimoni dell'accusa l'ex sindaco di Mazara del Vallo, Giorgio Macaddino, il dipendente delle Belice ambiente, Franco Nicosia, e l'ex amministratore unico della società, Francesco Truglio, e dell'ex sindaco di Gibellina, l'avv. Vito Bonanno. A difendere Pipitone è stato l'avvocato alcamese Baldassare Lauria il quale si è battuto per dimostrare l'infondatezza dell'accusa di tentata estorsione nei confronti di Pipitone nel tentativo di far assumere suo genero alle dipendenze della società senza fare ricorso alla procedura di evidenza pubblica ed alle graduatorie di legge.

Girolamo Pipitone (in foto) era stato rinviato a giudizio dal gup Caterina Greco e processato. "Abbiamo ragione per sostenere che la mancata assunzione del genero di Pipitone, già autorizzata dall'Ufficio del lavoro –ha affermato in passato l'avv. Lauria– sia una sorta di ritorsione per tutte le accuse che egli aveva mosso nei confronti dell'operato della Belice Ambiente e che avevano trovato riscontro presso l'amministrazione provinciale che era arrivata a sostenere la necessità di sciogliere l'Ato".

L'amministratore unico di Belice Ambiente, Francesco Truglio, aveva dato incarico all'avv. Debora De Simone di costituirsi parte civile contro l'ex assessore che avrebbe "indebitamente e ai fini personali, utilizzando il suo ruolo istituzionale" prima di consigliere e poi di assessore provinciale, "mediante pressioni e minacce", sollecitato l'assunzione del genero.

29-11-2013 13,00

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