Piazze San Bartolomeo e San Michele “giungle” nei weekend. “Shock in my town…”

Residenti delle due piazze del centro storico mazarese segnalano quanto accade nelle ore notturne dei weekend

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
30 Settembre 2021 07:32
Piazze San Bartolomeo e San Michele “giungle” nei weekend. “Shock in my town…”

Abbiamo più volte scritto come negli ultimi anni il centro storico, sempre più abbandonato e diverse attività commerciali chiuse (basta farsi un giro in via Garibaldi e via Porta Palermo), risulta sempre più alla mercè di giovani vandali che, sotto gli effetti delle droghe (che risulta dati un fenomeno imperversante in città), distruggono installazioni artistiche ed imbrattano i muri con scritte ingiuriose. La cosiddetta "kasbah" sta tornando ad essere una “terra di nessuno”, anzi, ancor peggio, una “zona franca” per la microcriminalità.

Ci sono delle piazze del centro storico che nel weekend, a partire dalla tarda serata, diventano luogo di bivacco per gruppi di giovani che, oltre agli schiamazzi fino a notte fonda, provocano dei danni.

Una di queste è piazzetta San Bartolomeo, situata lungo l’antica via Porta Palermo. Un residente del luogo che ci ha scritto raccontando come negli ultimi weekend accada praticamente di tutto nella stessa piazza: “una trentina di ragazzi fumano e bevono, danneggiano macchine salendovi sopra i tetti (vedi foto copertina), insomma la piazza diventa una giungla. Tramite il sito web del Comune di Mazara del Vallo ho segnalato quando accade. Non ricevuto nessuna risposta”.

Altre segnalazioni ci arrivano da piazza San Michele, altra storica piazza mazarese, dove alcuni residenti segnalano la stessa cosa. Di notte gruppi di ragazzi che bevono e fumano, fanno i loro bisogni lungo il perimetro della stessa chiesa e sesso fra le auto parcheggiate al centro della piazza; anche qui segnalati danneggiamenti alle auto degli stessi residenti. Ovviamente la mattina si ritrovano bottiglie vuote e altri rifiuti abbandonati per terra”.

La descrizione di queste due situazioni, ed in generale del centro storico nel weekend ci riporta alla mente, considerata la sua tremenda attualità, il brano “Shock on my town” (all’interno dell’album Gommalacca) scritto circa 25 anni fa dal grande maestro Franco Battiato scomparso proprio quest’anno: “…Ho sentito urla di furore, di generazioni, senza più passato, di neo-primitivi. Rozzi cibernetici, signori degli anelli, orgoglio dei manicomi. Shock in my town, Velvet Underground. Ho incontrato allucinazioni. Stiamo diventando come degli insetti, simili agli insetti. Nelle mie orbite si scontrano tribù di sub-urbani. Di aminoacidi…

Mazara del Vallo è una delle piazze trapanesi più importanti sia per lo spaccio che per il consumo di stupefacenti; consumatori di ogni età di diversi tipi di droga, da quelle considerate più leggere a quelle nuove, ancor più pesanti. Secondo infatti dai dati raccolti dall’Asp, va crescendo sempre più nella fascia d’età dai 16 ai 30 anni il consumo di droghe più pesanti, in primis di cocaina il cui costo si è abbassato negli anni permettendo quindi a gruppi di giovani di poterne acquistare piccoli quantitativi da dividere. Altro preoccupante fenomeno il “violento” ritorno dell’eroina e, appunto, del crack, al cui spaccio e consumo sono spesso legati i numerosi episodi di microcriminalità verificatosi nell’ultimo periodo nel territorio mazarese.

Coloro che si occupano di “politiche sociali” nel Comune conoscono queste realtà? Come pensano di intervenire? Oppure soltanto impegnati in quei servizi che trovano finanziamento nelle attività del Distretto socio-sanitario D53? Lo scorso 30 novembre il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità il nuovo Regolamento per la “Consulta Comunale dei Giovani”, uno strumento da noi richiesto da anni. In attesa di capire quale sarà la “logica di scelta” dei suoi componenti (speriamo non politica), auspichiamo che nel più breve tempo possibile la Consulta possa entrare, concretamente, in funzione così da avviare e rendere fruibili, a tutti, i progetti di politiche giovanili che da anni risultano alquanto assenti in città.

Francesco Mezzapelle 

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