Mazara, testa di tonno nella cosiddetta "spiaggia in Città"… Incivili!

Bisogna sconfiggere il fenomeno dell’abbandono di carcasse di tonno nel territorio mazarese

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
11 Giugno 2023 10:12
Mazara, testa di tonno nella cosiddetta

Probabilmente gettata al largo per evitare i controlli, stamattina la testa di un tonno è stata avvistata sulle rive della cosiddetta “spiaggia in Città”, nel tratto proprio davanti la scalinata di piazza Mokarta. La segnalazione con relativa fotografia (vedi copertina) ci è arrivata da un cittadino che stava facendo la sua passeggiata domenicale per godersi lo splendido spettacolo del mare di Mazara del Vallo. Siamo sicuri che il Comune celermente provvederà a rimuovere il rifiuto speciale, così come avvenuto in una nostra diretta qualche giorno fa sulla spiaggia di San Vito quando segnalammo la presenza di un’altra testa di tonno sulla battigia. Purtroppo assistiamo da un fenomeno intriso inciviltà e illegalità.

Nei giorni scorsi alcune carcasse e resti di tonno sono state gettate all’interno del fiume Mazaro. Anche quella volta la segnalazione pervenuta da cittadini, stanchi del perpetrarsi di queste pratiche che danneggiano il nostro ambiente. Il fenomeno dell’abbandono di resti di prodotti ittici, ma anche di reti da pesca e di altre tipologie di rifiuti, non è nuovo all’interno del già “malato” ed quasi innavigabile porto canale, ma riguarda (lo abbiamo documentato nell’ultimo periodo) maniera diffusa l’esteso territorio mazarese, da est ad ovest, da nord a sud, ai confini con i Comuni di Campobello e Petrosino, e perfino all’interno della Riserva Naturale integrale “Lago Preola e Gorghi Tondi” .

In particolare, ogni anno in questo periodo si registra l’incivile pratica che consiste nel disfarsi scarti di partite di tonno pescato illegalmente rispetto alle cosiddette “quote” assegnate dall’ICCAT alle singole marinerie. Ad abbandonare le carcasse di tonno sono operatori ittici, per lo più abusivi, dopo aver prelevato la carne da commercializzare che viene poi rivenduta a qualche pescheria, con conseguente rischio per la salute dei consumatori vista la mancanza dei requisiti di tracciabilità del prodotto, spesso mal conservato.

Auspichiamo pertanto maggiori controlli dalle autorità competenti, magari anche attraverso il supporto di impianti di videosorveglianza.

Francesco Mezzapelle   

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