Questa mattina abbiamo ricevuto una comunicazione relativa alla decisione del consigliere comunale Aleandro Gilante, eletto nella lista Democrazia Cristiana, di lasciare il gruppo consiliare Dc-Noi Moderati, di cui era anche vice capogruppo, per aderire al gruppo misto. La comunicazione è stata formalizzata dallo stesso Gilante con una lettera inviata ieri sera via pec all'Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale di Mazara del Vallo. “La non condivisione della linea politica locale del partito” è stata citato da Gilante quale motivo della sua decisione comunicando al tempo stesso di "aderire temporaneamente al gruppo misto, pur restando da indipendente un consigliere comunale eletto della Democrazia Cristiana".
Una vicenda che certamente induce ad una profonda riflessione (che qui vi evito) sul ruolo del consigliere comunale quale rappresentante di un gruppo di elettori che si riconoscono in una certa area politica, almeno così dovrebbe essere. Ad ogni modo, il gruppo consiliare di opposizione "Dc -Noi Moderati", che prima contava su quattro consiglieri comunali, è ora composto da tre consiglieri, mentre sale da sette ad otto il numero dei componenti il gruppo misto. Però non finisce qui. Rumors infatti danno per quasi certo un altro abbandono nello stesso gruppo consiliare "Dc -Noi Moderati", si tratterrebbe di Tony Russo anch’egli in procinto di passare al gruppo misto e probabilmente anche lui “temporaneamente”. Insomma il “gruppo misto” sarebbe, da sempre, una sorta di limbo, un “purgatorio politico” in attesa che i consiglieri tornino a vestire ufficialmente la casacca di un partito o movimento in prossimità di importanti appuntamenti elettorali, a partire dalla concreta possibilità di svolgimento di elezioni Provinciali di secondo livello il prossimo 27 aprile.
Cosa che potrebbe succedere presto anche per Gilante e Russo che –secondo rumors- sarebbe pronti a passare nei prossimi mesi, forse anche prima, nella maggioranza che sostiene il sindaco Salvatore Quinci. Qui i ragionamenti si fanno ancor più complessi in quanto la maggioranza consiliare, seppur numerosa, risulta abbastanza variegata politicamente al suo interno: da un lato forze di centro destra come Fratelli d’Italia e Osservatorio Politico, dall’altro forze progressiste, vedi i movimenti Partecipazione Politica, Libertà e lo stesso movimento che porta il nome dello stesso primo cittadino; è probabile che i due fuoriusciti della Dc possano accasarsi in Fratelli d’Italia. Staremo a vedere…
Francesco Mezzapelle
