Diversi ettari di terreno in contrada San Cosimo e Damiano, a pochi km da Borgata Costiera, in territorio di Mazara del Vallo, da quasi un mese sono interessati da un’ingente perdita d’acqua. A segnalarlo è stato un cittadino mazarese, Enzo Patti, brigadiere dei carabinieri in pensione, che lamenta l’allagamento di gran parte della sua proprietà terriera ove insistono diverse coltivazioni. Lo stesso motiva il problema in una perdita d’acqua continua in un tratto della condotta idrica, lunga complessivamente 60 km, che passa in quella zona proveniente da località Bresciana (frazione di Campobello di Mazara) e che porta l’acqua potabile a Trapani e Misiliscemi.
“Da circa un mese –spiega Patti- un fiume d’acqua si è riversato nei terreni allagandoli. Ho segnalato la cosa ai vigili del fuoco, alla polizia municipale di Mazara del Vallo e allo stesso Comune di Mazara del Vallo che avrebbe interessato il Comune di Trapani per provvedere alla riparazione del problema della perdita d’acqua evidente a partire da una piccola stazione di controllo della zona ove passa la condotta. Purtroppo fino a questa mattina nessuno è ancora intervenuto per sistemare la situazione.
Si parla tanto e si fa molta politica di lotta alla siccità e poi non si interviene subito per evitare una grave dispersione di acqua potabile”. Il problema segnalato dal signor Patti (vedi foto da lui scattata qualche giorno fa) ci riporta ad un recente passaggio dell’intervento, in Consiglio comunale, il 28 ottobre scorso, del sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, quando parlando di problema idrico, rispondendo all’opposizione, disse… “Fra qualche giorno risentirete parlare di mancanza d’acqua nella Città di Trapani”, forse il primo cittadino alludeva proprio alla perdita d’acqua in quel suddetto tratto mazarese della condotta idrica? Ricordiamo che già circa un mese fa fu segnalato un problema alla stessa condotta di Bresciana a causa di una falla nei pressi della SP62, nel territorio di Castelvetrano, tra Mazara e Marsala.
In quell’occasione il Comune di Trapani, rimasto quasi a secco (la portata idrica dall’acquedotto normalmente di 300 litri al secondo praticamente si azzerò), intervenne con lavori di somma urgenza per riparare il tubo danneggiato, che si trovava ad un profondità non elevata, permettendo la ripresa della distribuzione idrica a Trapani e nel territorio circostante.
Francesco Mezzapelle