Una siringa vicina ad un albero all’interno di un’aiuola della piccola area verde comunale di via Vincenzo Ingraldo: è questo quello che hanno scoperto qualche giorno fa alcuni residenti dei condomini adiacenti. Alcuni di loro raccontano come negli ultimi tempi, in particolare nel periodo post emergenza covid-19, l’area verde sia ritornata ad essere ritrovo serale e notturno di giovani che ivi “bivaccano” bevendo e fumando e disturbando con grida e schiamazzi.
“L’area verde – spiega Vito Aurino-, proprietario di un condominio adiacente alla stessa, fu trasferita al patrimonio comunale a metà degli anni ’80. Da alcuni anni, purtroppo, non riceve più molte attenzioni. Servirebbe una manutenzione periodica, in particolare per la potatura delle piante. L’area è spesso mal frequentata. Sono state divelte alcune panchine che era state collocate dal Comune che adesso le custodisce in attesa di essere risistemate; per non parlare di alcuni paletti per impedire l’ingresso di motorini. Sono stati imbrattate le mura delle case con delle scritte fatte con lo spray, e adesso abbiamo scoperto anche una siringa (vedi foto copertina) che abbiamo segnalato al Comune. Ho ricevuto rassicurazioni dall’assessore Vincenzo Giacalone per l’installazione quanto prima di qualche telecamera comunale”.
Da anni a prendersi cura delle piante e di tenere pulita l’area verde di via Vincenzo Ingraldo è un altro residente, l’88enne Gaspare Sinacori (in foto di copertina a sx del signor Aurino): “cerco di fare quello che posso, vista anche la mia età, per ravvivare che questa piccola area verde nel centro urbano. Da tempo inoltre non scorre più acqua dalla fontanella collocata all’ingresso e pertanto provvedo io ad innaffiare le piante ed i fiori. Andrebbero anche risistemati i mattoni che delimitano le aiuole e anche la pavimentazione dell’area che presenta una pendenza: quando piove tanto l’acqua piovana entra pure all’interno del mio garage”.
Per l'area verde comunale di via Vincenzo Ingraldo, così come per altre similari in Città, il Comune potrebbe avviare in maniera sistematica un modello virtuoso affidandone la gestione a privati che ne fanno richiesta di "adozione" in cambio, nel caso di un'impresa, di un ritorno pubblicitario o di sgravi tributari.
Francesco Mezzapelle
