La villa comunale Jolanda è terra di nessuno: droga e risse quotidiane

Nel centro storico mazarese sempre più episodi di microcriminalità. In attesa di concrete “politiche sociali/giovanili”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
10 Giugno 2021 08:16
La villa comunale Jolanda è terra di nessuno: droga e risse quotidiane

Panchine occupate da giovinastri che fumano, a tutte le ore, e non solo sigarette: erba, hashish e perfino crack. Non mancano gli avventori, altri giovani, ragazzi ma anche ragazze, che arrivano, si uniscono al “rito collettivo”, oppure comprano soltanto e poi si allontanano. Questo è quanto succede quotidianamente, presso la villa comunale “Jolanda” tornata ai “fasti” degli anni 80 ed inizi anni ’90. In questo scenario borderline, in un’atmosfera caratterizzata da luce fin troppe “soffuse”, capita spesso che gruppi di ragazzi “imbottiti” di droga e alcool vadano in escandescenza provocando risse (altro che distanziamento anti-covid), che poi si estendono in altre parti del centro storico.

Qualcuno va sovente va fuori di testa e comincia ad inveire contro ignari passanti, magari solo desiderosi di farsi un giro nella stessa villa, o attraversarla per raggiungere il lungomare. Lo scorso sabato sera, ad esempio, un giovane maghrebino ha iniziato a lanciare bottiglie sulla via Conte Ruggero cercando anche di aggredire un proprietario della panineria “Extreme” (il locale l’indomani è stato teatro di un tentativo furto con il malvivente poi catturato dalle forze dell’ordine); è stato necessario l’intervento di una pattuglia dei carabinieri e del 118 (vedi foto copertina): il giovane è stato fermato e portato via dal 118 probabilmente per esser sottoposto ad accertamenti.

Mazara del Vallo è una delle piazze trapanesi più importanti sia per lo spaccio che per il consumo di stupefacenti; consumatori di ogni età di diversi tipi di droga, da quelle considerate più leggere a quelle nuove, ancor più pesanti. Secondo infatti dei dati raccolti dall’Asp, va crescendo sempre più nella fascia d’età dai 16 ai 30 anni il consumo di droghe più pesanti, in primis di cocaina il cui costo si è abbassato negli anni permettendo quindi a gruppi di giovani di poterne acquistare piccoli quantitativi da dividere. Altro preoccupante fenomeno il “violento” ritorno dell’eroina e, appunto, del crack, al cui spaccio e consumo sono spesso legati i numerosi episodi di microcriminalità verificatosi nell’ultimo periodo nel territorio mazarese.

I rappresentanti istituzionali, coloro che governano la Città, e a chi si occupa di “politiche giovanili e sociali” che dovrebbero impegnarsi in proposte concrete e non, come accaduto spesso questi anni, in iniziative di facciata e con un orizzonte e cronometro politico ben preciso. Coloro che si occupano di “politiche sociali” nel Comune conoscono queste realtà? Come pensano di intervenire? Oppure soltanto impegnati in quei servizi che trovano finanziamento nelle attività del Distretto socio-sanitario D53?

Lo scorso 30 novembre il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità il nuovo Regolamento per la “Consulta Comunale dei Giovani”, uno strumento da noi richiesto da anni. In attesa di capire quale sarà la “logica di scelta” dei suoi componenti (speriamo non politica), auspichiamo che nel più breve tempo possibile la Consulta possa entrare, concretamente, in funzione così da avviare e rendere fruibili, a tutti, i progetti di politiche giovanili che da anni risultano alquanto assenti in città.

Nel frattempo il centro storico, sempre più abbandonato e diverse attività commerciali chiuse (basta farsi un giro in via Garibaldi e via Porta Palermo), risulta sempre più alla mercè di giovani vandali che, sotto gli effetti delle droghe (che- come suddetto- risulta un fenomeno imperversante in città), distruggono installazioni artistiche ed imbrattano i muri con scritte ingiuriose. La cosiddetta "kasbah" è tornata ad essere una “terra di nessuno”, anzi, ancor peggio, una “zona franca” per la microcriminalità; bande multietniche formate da ragazzi italiani, tunisini e slavi scorrazzano incontrastate.

Francesco Mezzapelle 

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