Inchieste e Sanità, M5S e PD: "basta scandali alla Regione siciliana. Schifani venga in Aula a riferire su inchieste"

Schifani: "Vado avanti. Lotta alle emergenze, welfare e sviluppo"

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
16 Luglio 2025 18:04
Inchieste e Sanità, M5S e PD:

"Schifani venga in aula a riferire sulle inchieste che riguardano il presidente dell'Ars Galvagno e l'assessore regionale al Turismo Amata o faremo le barricate". Lo dicono Pd e M5S dal sit-in organizzato davanti Palazzo D'Orleans, sede della presidenza della Regione, per dire "basta al sistema clientelare che da tempo caratterizza la gestione dei fondi regionali". "Dire che la gestione dei fondi per il turismo e per la cultura è poco trasparente è un eufemismo. I soldi della Regione Siciliana vengono usati in maniera assolutamente personale, padronale e clientelare.

Noi vogliamo dire veramente basta, perché purtroppo questo governo Schifani ci sta umiliando di fronte all'Italia intera" dice Valentina Chinnici, deputata regionale del Pd che parla a nome del partito perché il segretario regionale, Antony Barbagallo, è a Roma per l'elezione delle autorità portuali siciliane. "Non chiediamo le dimissioni di Galvagno e Amata, perché siamo garantisti e attendiamo prima di capire se ci sarà un rinvio a giudizio dei protagonisti di queste vicende, ma intanto stiamo aspettando certamente un atto di umiltà da parte di chi ci governa, infatti, quello dai giornali è assolutamente imbarazzante" aggiunge. "Siamo qui per confrontarci con i colleghi del partito democratico e con gli altri colleghi dell'Assemblea Regionale siciliana perché siamo pronti a bloccare l'aula se il Presidente Schifani non viene all'Ars a rispondere alle nostre richieste" dice Nuccio Di Paola, coordinatore del M5S Sicilia. Sono circa una cinquantina i deputati e consiglieri comunali che stanno manifestando con le bandiere di partito. "Questo è un tema che poniamo ormai da mesi ma, perché quello del turismo ricordo che non è un problema che nasce con See Sicily, ma c'è anche Cannes su cui abbiamo fatto un'interrogazione parlamentare nel gennaio del 2023 e continuiamo a ritenere che il governatore non può esimersi da quello che sono le sue responsabilità" afferma Michele Catanzaro, capogruppo del Pd all'Ars.

 Il presidente della Regione siciliana Renato Schifani, in un'intervista al Giornale di Sicilia e alla Gazzetta del Sud, avverte che il governo andrà avanti nonostante le inchieste che stanno scuotendo Parlamento e giunta. Chiede «senso di responsabilità» alla maggioranza e anticipa che in caso di rinvio a giudizio potrebbe cambiare delega all'assessore Elvira Amata. "Invito tutti a non strumentalizzare le inchieste per mettere in crisi la funzionalità dell'Ars - dice - E poi ricordo che sta per arrivare al voto una manovra importantissima che si basa su tre pilastri: lotta alle emergenze, welfare e sviluppo.

Abbiamo già stanziato in giunta 345 milioni. Ci sono 10 milioni per il contrasto al caro voli, 10 per i disabili. E 20 per sostenere il costo dei rifiuti all'estero da parte dei Comuni in attesa dei termovalorizzatori, per i quali stiamo rispettando i tempi». Sulle indagini che coinvolgono il presidente dell'Ars Gaetano Galvagno e l'assessore al Turismo Elvira Amata Schfani afferma: "Sulle indagini mi attengo a un rigoroso riserbo anche se noto il disdicevole stillicidio di notizie legate a intercettazioni a volte decontestualizzate.

Io rispetto il principio costituzionale di non colpevolezza fino a condanna definitiva. Gaetano si difenderà e poi vedremo. Anche Amata si difenderà. Nel caso di un rinvio a giudizio, per fatti che attengono a materie di cui ha competenza, valuteremo insieme quali scelte adottare". "La manovra non è blindata - spiega Schifani - ma i soldi sono questi e ho il dovere di indirizzare le risorse che sono arrivate dalle maggiori entrate su misure strategiche. Cioè lotta alle emergenze, iniziative sociali e crescita.

Tutte le proposte di modifica che si muovono all'interno di questo solco saranno valutate con attenzione. Chiedo alla mia maggioranza di muoversi su questi tre temi, anche a livello territoriale. Al contrario, non ci sarà spazio per microinterventi e mance. Mi sono impegnato in questo senso col governo nazionale e con l'opinione pubblica". Schifani annuncia che presenterà "una norma per abolire il voto segreto. O meglio, limitarlo come accade in Senato alle questioni che riguardano diritti della persona.

Siamo l'unica regione in cui questo strumento può essere usato su tutto. Su questa norma chiederò alla mia maggioranza di votare con senso di responsabilità, soprattutto se verrà esaminata proprio col voto segreto". 

Fonte Ansa 

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