Difesa dell'acqua pubblica, lettera aperta di Partecipazione Politica

Lettera a sindaci, partiti e movimenti della Provincia di Trapani contro il disegno di legge del Governo Musumeci

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
09 Novembre 2021 06:45
Difesa dell'acqua pubblica, lettera aperta di Partecipazione Politica

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta del Coordinamento del gruppo civico "Partecipazione Politica" di Mazara del Vallo a difesa dell'acqua pubblica e contro il progetto della Regione siciliana di privatizzazione all'accesso al bene pubblico che -lo ricordiamo-  rappresenta un Diritto umano, universale, indivisibile e inalienabile. Ecco quanto si legge nella lettera inviata a sindaci, partiti e movimenti della Provincia di Trapani:    

"L'edizione palermitana di Repubblica del 6 novembre scorso ha finalmente acceso i riflettori sulla pericolosa mossa del Governo Regionale che con un disegno di legge a firma del Presidente Musumeci e dell'Assessora Baglieri intende riportare in Sicilia l'ombra della privatizzazione dell'acqua superando di fatto l'attuale normativa finora applicata solo in parte. Il DDL in questione ha come obiettivo l'istituzione di un unica autorità idrica siciliana e l'appiattimento delle tariffe su scala regionale. (in copertina titolo della prima pagina di La Repubblica- edizione Palermo del 6 novembre 2021).

Su questo argomento il nostro gruppo politico è già intervenuto più volte mettendo in guardia sulla possibilità che la Regione volesse centralizzare la gestione dei servizi idrici locali escludendo le popolazioni e i Comuni dal governo di una risorsa così importante come l'acqua, già sottoposta ad un parziale ma progressivo processo di privatizzazione dopo l'istituzione della SPA SiciliAcque, partecipata per il 30% dalla Regione e in mano, per le restanti quote, alla multinazionale francese Veolia. 

Per i cittadini di Mazara del Vallo – Comune che finora gestisce in autonomia e con criteri pubblici le risorse idriche – questo provvedimento rappresenterebbe una vera e propria stangata. Durante la seduta di Consiglio Comunale aperta dello scorso 28 maggio abbiamo già anticipato le volontà del Governo Regionale e proposto, ottenendo il consenso unanime di tutto il consesso civico mazarese, un'ordine del giorno e una mozione per difendere la gestione partecipata e pubblica dei servizi idrici. Inoltre la presenza del nostro Sindaco nell'ATI di Trapani è stata da stimolo per intraprendere il percorso di redazione del Piano d'Ambito e di istituzione di una Azienda Speciale Consortile, gestore unico inquadrato nel diritto pubblico. 

Adesso che il Governo Regionale è stato smascherato chiediamo alle segreterie locali e provinciali di PD e M5S, partiti già schierati contro il DDL Baglieri, nonché ai movimenti politici e civici sensibili al tema dell'acqua pubblica di associarsi a questa nostra battaglia portando all'attenzione di tutti i propri eletti nei Comuni dell'ATI Trapani i documenti promossi da Partecipazione Politica. Inoltre chiediamo ai Sindaci dell'ATI Trapani eletti nelle coalizioni appoggiate da PD, M5S e Cento Passi per la Sicilia di impegnarsi ad accelerare la redazione del Piano d'Ambito idrico e di votare la scelta di una Azienda Speciale Consortile come gestore unico del servizio idrico integrato in provincia di Trapani. A tal proposito organizzeremo nei prossimi giorni a Mazara del Vallo un'assemblea degli amministratori per guidare in provincia di Trapani un percorso a difesa di una gestione partecipata e pubblica dell'acqua".

E' abbastanza confortante che il Gruppo civico che sostiene l'attuale Amministrazione comunale di Mazara del Vallo abbia preso sulla questione, fin dall'inizio, una posizione chiara univoca a difesa dell'acqua pubblica. Ricordiamo anche che allo stesso sindaco Salvatore Quinci lo scorso giugno, in occasione del 10° anniversario Referendum sull’acqua pubblica (il 12 e 13 giugno 2011 attraverso la maggioranza assoluta degli italiani, 27 milioni, e dei siciliani, 2.132.492, con 97% del SI hanno cancellato la possibilità di fare profitti sulla gestione dei servizi pubblici) è stata inviata una lettera dal Comitato Cittadino per la Tutela delle Risorse Idriche e Ambientali del Territorio di Mazara del Vallo, sottoscritta dai rappresentanti locali della Cgil, Wwf, Pro Capo Feto, Tueri Naturam, Amici della Terra e Giva. Attraverso la lettera è stato chiesto al primo cittadino mazarese di:

1) Deliberare la modifica dello Statuto Comunale con l’inclusione dei seguenti tre punti: 

a) riconoscere il Diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene pubblico; 

b) confermare il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato e che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà; 

c) riconoscere che la gestione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini e, quindi, la cui gestione va attuata attraverso gli articoli 31 e 114 del D.Lgs 267/2000;

2) Assumere impegni pubblici a favore dell’acqua pubblica, con atti che il Forum Siciliano dei Movimenti per l’Acqua e i Beni Comuni propone ai sindaci di tutta la Sicilia.    

Francesco Mezzapelle 

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