Un aneddoto mazarese, in tempi passati, faceva riferimento ad un personaggio che, quando litigava con qualcuno, sfogava la sua rabbia minacciando di andare a rompere la vetrina del negozio di Spina il quale nulla aveva a che fare con i contendenti e il motivo del contendere.
Non per volere difendere a priori i mazaresi, alcuni dei quali veramente si comportano da incivili, maleducati, “scanazzati”, ma insorgere con veemenza ( con immancabile coro di adepti ) sostenendo che la città sia vittima di sbandati e stupidi perché si è rotta una quartara o perché qualche imbecille ha danneggiato un dondolo e una panchina sul lungomare e non dire una sola parola di solidarietà nei confronti di vittime di furti, scippi e rapine quotidiane che hanno trasformato la Città in far west, con persone finite al Pronto soccorso con fratture e danni severi, mi lascia veramente attonito.Prima di lanciare accuse e di ammettere di avere sottovalutato l’inciviltà e la maleducazione dei mazaresi, ipotizzando, magari, di richiedere l’intervento dell’esercito o addirittura dei marines per la salvaguardia dagli iconoclasti di preziose opere d’arte ( sic! ) e l’intervento dell’FBI per scoprire i colpevoli, non è il caso, piuttosto, di verificare se non sia da stupidi riempire le quartare di terra e piante grasse le cui radici, ingrossando e “abbuttando”, a causa anche delle copiose piogge, potrebbero provocare inevitabilmente la rottura spontanea del coccio che, tra l’altro, non sembra particolarmente robusto?Ma poi, perché gli incivili stupidi, sbandati e vandali si sarebbero limitati a rompere un solo cantaro, anziché tutta la sfilza delle insignificanti oscene brutture che, a mio avviso, deturpano, anziché abbellire, l’ingresso in Città della via Marsala.
Cocò Di Giovanni
21/02/2015 17:53
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