Cashback di Natale, entro inizio marzo i rimborsi. A rischio sospensione il Super Cashback

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
23 Febbraio 2021 19:44
Cashback di Natale, entro inizio marzo i rimborsi. A rischio sospensione il Super Cashback

Entro il 1° marzo i 3 milioni e 200mila cittadini che nell’ambito della fase sperimentale del programma Cashback, dall’8 al 31 dicembre 2020 (“Extra Cashback di Natale”) hanno effettuato almeno 10 transazioni con carte e app di pagamento presso negozi, bar, ristoranti, supermercati ecc… si vedranno accreditare sul proprio conto corrente il rimborso di Stato del 10% sulle spese effettuate (entro una soglia di 150 euro). Il Cashback di dicembre, misura che ha anticipato il Cashback di Stato che ha preso ufficialmente il via il 1° gennaio 2021, ha riscosso tantissimo successo.

Alcuni si sono già visti la somma accreditata sull'IBAN che hanno indicato sull'app IO, mentre gli altri lo riceveranno entro il 1° marzo. Attenzione però alla cifra che vi verrà accreditata. Se notate, infatti, che qualche spesa non è stata calcolata ai fini del rimborso è possibile fare reclamo. Consap, ovvero la società che si occupa di gestire i rimborsi per conto del Mef, ha predisposto un portale per i reclami. Per quanto riguarda il periodo sperimentale 8 - 31 dicembre, le istanze potranno essere presentate fino al 29 giugno.

Una volta registratosi nel sito, il cittadino può inserire un reclamo. Si deve ricordare di allegare alla domanda l’eventuale documentazione a sostegno della richiesta di rettifica del rimborso ricevuto (ad esempio gli scontrini Pos) che consentano di effettuare le verifiche del caso. Una volta inserito il reclamo, Consap - si legge nelle indicazioni riportale sul sito - «risponderà entro 30 giorni. Eventuali richieste di integrazione/comunicazioni da parte del Team assistenza reclami Cashback, verranno inserite direttamente sul portale, nell'area personale del cittadino, e notificate via mail» Dal 2021 il Cashback di Stato è entrato a regime ma sono leggermente cambiate le regole: per ottenere i 150 euro di rimborso bisognerà infatti effettuare 50 transazioni in sei mesi in negozi fisici pagando con carta di credito, bancomat o altri strumenti tracciabili come le app.

C'è invece qualche dubbio sulla misura del Supercashback, che almeno inizialmente potrebbe slittare. Non mancano, infatti, i furbetti che effettuano micro transazioni così da scalare la classifica di chi effettua più pagamenti con moneta elettronica, e da aumentare le chances di vincere il Super Cashback di 1.500 euro ogni sei mesi. Bisogna ricordare che la prassi del frazionamento dei pagamenti è consentita, a differenza del periodo natalizio. A contare sono il numero di transazioni, non gli importi spesi ma PagoPa sta predisponendo un algoritmo che consenta di individuare le micro transizioni più sospette.

Pertanto, il Super cashback potrebbe essere “a rischio” sospensione. Le forze politiche stanno valutando varie soluzioni, fra cui il congelamento della misura o, come chiedono alcuni partiti, di bloccarla del tutto, tenendo solo il Cashback "standard" da 150 euro ogni 6 mesi. Una scelta che potrebbe consentire allo Stato un risparmio di 1 miliardo e mezzo all'anno.

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