“Archeologia di confine” presso la spiaggia di San Vito

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
11 Luglio 2013 07:25
“Archeologia di confine” presso la spiaggia di San Vito

Anche quest'estate i cittadini e quei turisti che decidono di recarsi presso la spiaggia di San Vito avranno il piacere di assistere ad un meraviglioso spettacolo di "archeologia di confine". Di cosa si tratta domanderete. Non fate finta di non saperlo, anche perché la foto a supporto

di questo articolo risulta abbastanza chiara sulla questione presa in esame. D'altronde come si fa a definire un rudere che negli ultimi 20 anni, dopo la chiusura di ogni forma di attività in quella stessa struttura, domina quel tratto di lungomare? Credo che soltanto un simbolo di un tipo nuovo tipo di archeologia poteva resistere alla forza delle mareggiate, e sappiamo, vedi i danni lungo tutta la costa inferti dalla "cattiveria" del mare, e ad un susseguirsi di amministrazioni provinciali e comunali.

Molto in questi anni si è dibattuto sulla struttura fatiscente della "Rotonda sul Mare", costruita nei primi anni '60 e luogo di ristorazione fino ai primissimi anni '90. Ad intestarsi la ristrutturazione dell'edificio era stata la Giunta Provinciale di Giulia Adamo che nel 1999 elaborò un progetto avvenieristico che prevedeva la trasformazione della struttura in museo del mare; una "goccia sul mare" sulla cui punta estrema vi era un osservatorio era questo quanto prevedeva il progetto redatto dall'architetto mazarese Francesca De Santi.

Successivamente, la Giunta Provinciale di Antonio D'Alì, con l'appoggio anche dei consiglieri provinciali mazaresi, non interessata al progetto (d'altronde come poteva il senatore avallare un progetto della signora nemica?) aveva chiesto la revoca della concessione demaniale, auspicando invece il ritorno del sito al Demanio Marittimo; al contempo l'allora amministrazione comunale di Giorgio Macaddino, dopo l'acquisizione dei relativi pareri, si era mossa per la demolizione della Rotonda ripristinando il tratto di spiaggia originario.

Poi con l'avvento del sindaco Nicola Cristaldi la musica è nuovamente cambiata, allora perché no trasformare il rudere in una terrazza con tanto di belvedere?

Nel frattempo ogni estate si registrava l'apprensione delle famiglie che frequentavano la spiaggia costretti a non distrarsi neanche un minuto per evitare che i propri figli, ignari del pericolo, potessero addentrarsi, per gioco, all'interno del piano terra della stessa Rotonda, rischiando di tagliarsi o di pungersi con le siringhe lasciate "incuratamente" da tossicodipendenti che nelle ore notturne frequentavano la struttura. Il ritardo nella realizzazione dell'opera, già inserita nel Piano annuale delle opere pubbliche 2010,è stato dovuto alla mancanza di alcuni requisiti di sicurezza della struttura costruita prima della "legge antisismica" emanata dopo il terremoto del 1968.

Finalmente arriva il via libera al progetto, cofinanziato da Provincia e Comune; è stato suddiviso in due tranche progettuali: la prima riguardante la demolizione parziale ed i saggi strutturali. Il successivo intervento prevede il consolidamento della struttura circolare originaria ed alla realizzazione del belvedere. I lavori del primo intervento sono stati eseguiti a partire dall'ottobre 2011 dall'impresa Marino Rosario di Mazara del Vallo, aggiudicataria dell'appalto con un ribasso del 22,99% sull'importo a base d'asta di euro 63.168,10.

Conclusi questi lavori si sperava in un rapido avvio delle procedure per il completamento dell'opera, così puntualmente non è stato fatto. Così la possibilità per nell'estate, quella dello scorso anno, di potere ammirare la nuova struttura circolare; un bagnante imprudente la scorsa estate era rimasto ferito dalla caduta di alcuni calcinacci. La struttura non fu infatti non fu transennata, lo fu successivamente all'incidente (vedi foto), pertanto pericolosa a causa della caduta di pezzi di cemento armato ormai ossidato.

Dopo un inverno di intemperie, vedi anche il crollo a causa delle mareggiate del muretto del piazzale antistante alla stessa struttura soprastante, ci si aspettava, con l'aggiudicazione ad aprile della gara di appalto del II stralcio di lavori, che prima dell'inizio dell'estate, così come annunciato dall'Amministrazione, fosse realizzato il belvedere/terrazza. A realizzare gli interventi sarà l'impresa Gefi Costruzioni di Favara, aggiudicataria del pubblico incanto con un ribasso del 27,6956% sull'importo a base d'asta di 85.922,00 euro.

Molti cittadini, soprattutto residenti nello stesso lungomare San Vito, oggi ancor più di ieri, avrebbero però preferito la demolizione totale del vecchio rudere consentendo l'unione e, chissà, il ripascimento naturale della stessa spiaggia di San Vito che ogni anno risulta sempre più ridotta dall'avanzare del mare che ha già trovato il modo di incunearsi fra i parapetti in cemento che separano la spiaggia dalla carreggiata dello lungomare. Pertanto è stato superato il "confine".

 

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