Oggi ci sono più “sceriffi” a Mazara che in tutto il Texas nel 1800 e non mi meraviglierei se un bel giorno in questo disastrato Paese che è l'Italia non venisse fuori pure un “Giustiziere della Notte.” La dinamica dei fatti la conosceremo più avanti ma il dato certo al momento è uno solo: il colpo alla nuca ad una persona che certo uno stinco di santo non era nonostante la giovane età. Ma andiamo per gradi. Un'arma giocattolo senza il tappo rosso è del tutto identica ad un'arma comune e poco importa se ad impugnarla è un adulto o un quindicenne.
In certi frangenti alcune reazioni e sottolineo alcune non sono razionalmente controllabili e diventano quindi di istinto...parlo per esperienza personale! Al contrario, sulle reazioni successive la faccenda diviene radicalmente diversa, Nel caso di Napoli, pare che al momento i fatti ruotano su due elementi noti tanto che il PM incaricato ha indagato il carabiniere del reato di omicidio volontario: il primo colpo al torace ed il secondo dopo il tentativo di fuga alla nuca. Se il primo colpo viene considerato d'istinto perché in questi casi si tende naturalmente ad indirizzare l'arma verso un'area ampia del corpo, nel secondo e dopo alcuni secondi le cose sono diverse perché la nuca è un bersaglio piccolo al quale bisogna necessariamente mirare e quindi pensarci su.
Poi il fatto che la nostra nuca sta nella parte dietro del nostro corpo mi pare non sia di secondaria importanza. Agli “sceriffi” locali ovviamente questo ragionamento non va giù. In ogni parte del mondo “civile” e non, il colpo alla nuca viene sempre considerato una esecuzione. A costoro vorrei dire che se questo sistema di leggi non va non devono fare altro che diventare maggioranza e sostituirlo. Nell'attesa le leggi vanno rispettate. Che volete farci ma anche la democrazia ha i suoi inconvenienti.
P.S. Tengo a precisare che ho volutamente tralasciato di parlare delle implicazioni sociologiche dell'ambiente in cui viveva il ragazzo perché non ho competenze in materia e sulle quali implicazioni mi piacerebbe che qualche specialista intervenisse. Corrado Sansone