Ultime della sera: “Parabola di un Boomer”

Si stava meglio quando si stava peggio?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
04 Aprile 2022 18:45
Ultime della sera: “Parabola di un Boomer”

Ultime della sera: “Parabola di un Boomer”

Si stava meglio quando si stava peggio?

L’inesorabile scorrere del tempo porta con se carrellate di pensieri e fotogrammi che inevitabilmente conducono ad una costante riflessione e verifica di quello che siamo e di quello che siamo stati.

Per chi ha figli, poi, non è possibile evitare il confronto tra quello che noi siamo stati, quello che a noi è capitato, quello che abbiamo realizzato con quanto loro stanno facendo.

Aldilà delle aspettative che tutti i genitori hanno, è sempre necessario uno sforzo per elaborare correttamente quello che loro progettano, sognano, contano di realizzare.

Tutto questo, poi, fa a pugni con la diversità dei tempi, di epoca, di pensiero, di usi e costumi tra quello che noi eravamo e quello che loro desiderano essere.

Se poi ci mettiamo situazioni di epocale cambiamento quale può essere considerata l’avvento di una pandemia, allora ogni confronto salta e occorre rifasare il pensiero.

Tuttavia, proverò a buttar giù qualche riflessione senza per questo lasciarmi andare a condizionamenti di giudizio.

Per chi è nato negli anni del baby boom certamente la grande fortuna è stata che la guerra non ci aveva toccato e che il mondo aveva una grande voglia di riscatto, ricostruzione e ripartenza. Complessivamente non si stava bene dal punto di vista economico ma la grande volontà della gente fu determinante per mettere le basi di un futuro più fulgido. Forse possiamo dire che si erano poste le basi giuste: una nazione democratica; i grandi valori del lavoro, della famiglia, dei diritti e poi la grande voglia di mettersi in gioco grazie ai grandi spazi che un’economia da ripensare stava concedendo. Il carattere e la determinazione della gente hanno fatto il resto.

Possiamo anche dire che gli anni che hanno caratterizzato il boom economico e demografico sono stati influenzati da alcuni importanti motori industriali che hanno determinato aumento dei posti di lavoro e ricchezza indiretta. Tuttavia, tante regioni, specie quelle del sud hanno dovuto pagare un prezzo salato in termini di migrazione e di spopolamento delle campagne.

Gli anni 70 e 80 hanno portato un certo assestamento e la formazione di una classe media che ha cominciato a permettersi qualche lusso in più (abitazioni, elettrodomestici, auto etc). Il tutto comunque sempre sotto la pressante ombra della svalutazione della lira che ciclicamente comportava un aggravamento della pressione fiscale e della corsa dei prezzi.

Possiamo davvero dire che è stato più facile per la generazione boomer trovare lavoro? Che è stato più facile realizzarsi? Certamente possiamo dire di avere assistito ad un importante sforzo di tante famiglie per sostenere l’elevazione culturale di tanti figli; figli che con tanti sacrifici sono riusciti a conseguire importanti titoli universitari e spesso in atenei del centro-nord ma che hanno contribuito a quell’ascensore sociale delle classi meno abbienti.

Spesso la generazione boomer viene accusata di aver goduto di tanti effetti benefici del sistema sociale e delle congiunture dei tempi (ormai ahimè andati). Non avremo mai la risposta giusta ma davvero le generazioni giovani dei millennials sono svantaggiate?

A mio giudizio abbiamo la memoria un po' corta e spesso i paragoni e i parallelismi tra tempi diversi rappresentano esclusivamente chiacchiere da bar che lasciano il tempo che trovano.

Anche i tempi attraversati da noi boomers hanno visto guerre inutili (Corea, Vietnam etc.); grandi movimenti sociali e culturali; crisi economiche e petrolifere; austerità e ristrettezze.

Così come hanno fatto i nostri padri, abbiamo cercato di realizzare una società con maggiore benessere, sicurezza, democrazia, welfare e accessibilità per tutti. Forse troppo? Chi lo può dire?

L’avvento dei computers, dei satelliti, dei cellulari, del digitale, della robotica hanno poi fatto il resto. E’ più difficile vivere, trovare lavoro, realizzarsi, progettarsi adesso o prima? Ardua risposta. Di certo si può affermare che il mondo dei boomers è stato solidamente basato su realtà valoriali quali la famiglia, la cristianità, le relazioni sociali intessute tra persone e tutto ciò ci ha fatto crescere in maniera “tradizionale” ma ponendo importanti legami. E’ vero anche che l’attuale società è stata influenzata dall’evolversi di noi boomers. Allora cosa è meglio e cosa è peggio?

Nessuno lo sa! Ognuno deve vivere il proprio tempo con impegno e intensità pensando di essere protagonista di quello che realizza ma pensando anche che c’è sempre il limite per la libertà il cui confine è segnato dai diritti degli altri e dal diritto delle nuove generazioni ad avere le opportunità di crescita, compresa quella di poter vivere in un pianeta degno di una buona qualità della vita.

Allora, buona vita da Mare Calmo !

di Mare CALMO

La rubrica Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.

Per contatti, suggerimenti, articoli e altro scrivete a: amicidipenna2020@gmail.com

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