Tempo di doni, anzi di regali.
Spesso utilizziamo regalare e donare come sinonimi, ma in realtà non lo sono. Il significato di queste due parole esprime invece una concezione contrapposta.
Così mentre il dono è quasi sempre un omaggio ai sentimenti, più che alla persona e sarà sempre più importante e più significativo dell'oggetto, indipendentemente dal suo valore economico, il regalo rimarrà spesso anonimo simulacro di un desiderio carpito al volo, anche quando è molto costoso.
Anche l’etimologia ne dà testimonianza.
L’origine di “regalare”, infatti, ha a che fare con la regalità: indica una sorta di offerta, di omaggio dovuto, a coloro che riteniamo meritevoli o verso cui ci sentiamo in debito.
I regali si fanno in ricorrenze specifiche, si impacchettano, si accompagnano a un biglietto con il nome del destinatario. Così, i regali natalizi sono diventati una sorta di dovere, una voce del bilancio familiare, inclusa nella tredicesima che alimenta questa macchina degli acquisti.
Ecco perché spesso i regali, in particolare quelli di Natale, sono un’incombenza, più che un piacere.
Che significa invece “donare”?
Donare è “ciò che si dà o si riceve senza niente in cambio”. Il dono, quindi, non ha niente a che fare con gli obblighi, né morali, né sociali, ma è un modo per esprimere ciò che proviamo nei confronti di qualcun altro: amore, affetto, amicizia, stima, riconoscenza. Il dono è qualcosa di gratuito, incondizionato. Non presuppone aspettative.
In alcuni casi è un gesto coraggioso, o meglio l’esternazione di un sentimento. Perché spesso ci vuole coraggio (proprio un azione del cuore) per donare qualcosa senza un motivo ben preciso.
Il dono è lì per dire all’altro: “ho pensato a te e ho dato al mio pensiero questa forma”. Ciò che conta, nel dono, è quanto profondamente ci siamo dedicati al destinatario nell’atto di sceglierlo.
Insomma quando si dice: conta il pensiero!
Il regalo, invece, spesso si quantifica, è un “do ut des” che regola i rapporti sociali.
Il dono, invece, non ha a che fare con la quantità, con il prezzo, con la dimensione, ma soltanto con la qualità, perché l’oggetto in realtà è solo un simbolo.
Se desiderate qualcosa di costoso, quindi, non chiedetela in regalo! Mettere da parte la cifra necessaria per potersela poi comprare al momento giusto è il giusto messaggio sia per se che per i propri figli.
Il dono più bello da fare ma anche da ricevere per chiunque?
Il tempo.
Il tempo per stare insieme alle persone a cui si tiene di più.
Ecco perché il regalo o il dono spesso si chiama anche presente: sono qui per te, ora! Metto a disposizione il mio tempo per te. Condivido un pezzo della mia vita con te: una canzone, un gelato, un dolce, un caffè, un biglietto, un cestino con del buon cibo, un bacio, un abbraccio.
L’importante è che l’altro comprenda il messaggio: ho pensato a te col cuore. Ti faccio questo dono e non pretendo altro che il tuo sorriso.
Fate bei doni, passate delle buone feste!
di Saveria ALBANESE
La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.
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