Tia 2010, sentenze della Commissione Tributaria: annullamento degli avvisi inviati dal Comune di Mazara.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
14 Dicembre 2016 09:51
Tia 2010, sentenze della Commissione Tributaria: annullamento degli avvisi inviati dal Comune di Mazara.

All’inizio di quest’anno migliaia di cittadini mazaresi ricevettero dal Comune di Mazara del Vallo degli avvisi di accertamento per omesso o mancato pagamento della TIA riferita all’anno 2010. Iniziò un dibattito, anche grazie alla nostra pubblicazione dei diversi punti di vista, circa la tesi sulla decadenza o meno dell’avviso. Da una parte vi era, in difesa all’operato dell’Amministrazione Cristaldi, l’assessore al Bilancio, Vito Billardello, che riteneva gli avvisi di accertamento non potevano considerarsi decaduti “perché –sottolineava- l’Amministrazione aveva consegnato a Poste Italiane le cartelle prima del 31/12/2015”.

Dall’altra parte vi era un fronte che invece affermava il contrario, vedi ad esempio il consigliere comunale Nicola La Grutta (M5S) che sosteneva la tesi della decadenza dell'avviso pervenuto oltre i cinque anni.

Lo stesso La Grutta alcune ore fa ci ha informato che la Commissione Tributaria Provinciale si è espressa sui ricorsi legali di molti cittadini. La Grutta ci ha fatto pervenire lo screenshot (vedi foto) del dispositivo di una delle sentenze di annullamento dell'avviso di accertamento e della condanna avverso il Comune per il pagamento delle spese processuali (150 euro). Lo stesso consigliere si è detto in attesa delle motivazioni della sentenza, presumibilmente si tratta della prescrizione.

Sulla controversia riportiamo il parere che avevamo chiesto lo scorso anno all’avv. Fabrizio Misuraca responsabile della sezione mazarese del Movimento Difesa del Cittadino.“Preliminarmente occorre chiarire –spiegò l’avv. Misuraca- se gli avvisi di accertamento sono stati spediti prima o dopo il 31/12/2015, come fare? Per fortuna esiste la tecnologia! Poste Italiane ha messo a disposizione un servizio denominato “dove quando”, basta inserire il numero di raccomandata per monitorare la spedizione dalla partenza alla consegna. Su un campione di dieci avvisi tutti e dieci sono partiti in data 14/01/2016 da PALERMO.

L'avv. Misuraca inoltre chiarì: “Ma che cos’è la TIA e qual è la sua natura? Secondo la Corte costituzionale (sentenza 24 luglio 2009, n. 238) la TIA non è che la Tarsu (tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani) diversamente denominata. Quindi è un tributo, le cui controversie sono legittimamente attribuite agli organi speciali di giurisdizione tributaria (commissioni provinciali e regionali). Secondo il Ministero delle Finanze (circolare 11 novembre 2010, n. 3/DF) – prendendo spunto da una legge d'interpretazione autentica (articolo 14, comma 33, Dl 31 maggio 2010, n. 78) - la TIA è il prezzo che si paga in cambio della rimozione dei rifiuti. Perciò, le controversie che l'investono sono devolute al giudice ordinario (giudice di pace o tribunale, secondo il valore in contestazione)”.

Infine lo stesso ribadì: “Quale che sia la natura della tariffa, la prescrizione dei correlativi crediti è comunque quinquennale. L'articolo 2948, comma 4 del codice civile, assoggetta alla prescrizione quinquennale tutto ciò che si paga a fronte di prestazioni «periodiche» o «di durata», sempre che il corrispettivo maturi con periodicità annuale o infrannuale (a mese, a bimestre, a trimestre, a semestre). Dato che la Tia matura (almeno) annualmente (come esige l'articolo 2948), vi sono tutti i presupposti per eccepirne la prescrizione quinquennale, compiutasi irrimediabilmente il 1° gennaio 2016”.

Francesco Mezzapelle

14/12/2016 10,00

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