Scilla e Forza Italia. Dal conclave di Poggio Allegro, una nuova classe dirigente per Mazara?

Redazione Prima Pagina Mazara
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27 Novembre 2013 08:03
Scilla e Forza Italia. Dal conclave di Poggio Allegro, una nuova classe dirigente per Mazara?

La scissione del centrodestra nazionale, con la formazione del nuovo gruppo parlamentare Ncd (Nuovo centrodestra), capeggiato dall'ex delfino del Cavaliere,

Angelino Alfano, ed il "rinnovato" partito di Forza Italia di Silvio Berlusconi, come un'onda anomala è arrivata ad accarezzare, come era prevedibile, qui dalle nostre parti, le coste siciliane e trapanese in particolare. Se da un lato il senatore Antonio D'Alì si è schierato con Alfano ed è già uno dei protagonisti del Ncd, tanto che è al lavoro con una delle proposte della nuova formazione politica, ossia plasmare una nuova assemblea costituente per riscrivere da zero la costituzione della Repubblica italiana, "o il corpo elettorale, dunque, viene coinvolto direttamente, come nel 1946, nella costruzione dei nuovi fondamenti della vita pubblica, oppure qualsiasi processo che miri ad un profondo rinnovamento politico-istituzionale sarà viziato nel suo fondamento di legittimità e credibilità", così scrive il Senatore nel suo disegno di legge per la riduzione dei rappresentanti parlamentari e la nuova assemblea costituente (citato da l'Espresso). Dall'altro lato il Sindaco di Mazara Cristaldi avrebbe dichiarato enfaticamente la propria appartenenza a Forza Italia, cercando dei contatti a Roma attraverso il senatore Matteoli.

Chi non rimane sicuramente a guardare è Toni Scilla, ex parlamentare all'Ars, che eletto nel Pdl, dopo una breve avventura con Grande Sud di Micciché, adesso è pronto a sostenere con la sua nota veemenza la sua appartenenza a Forza Italia. Durante lo scorso "conclave a porte aperte" di Poggio Allegro (vedi foto), Scilla ha voluto dare una prova di forza - dimostrando di avere ancora un seguito elettorale in Provincia - nei confronti soprattutto dei capi del partito azzurro.

La presenza di rappresentanti politici aderenti a Forza Italia dei Comuni della Provincia di Trapani, i quali hanno giurato fedeltà - chi senza remore chi con qualche osservazione di carattere politico - all'ex deputato regionale, ha contribuito a mascherare in un certo senso la poca affluenza di sostenitori e gente comune. Era presente comunque, a detta degli astanti, una rappresentanza della classe dirigente mazarese, fra i quali l'avv. Antonino Gebbia, considerato molto vicino al Vice Sindaco Pietro Ingargiola, e i vertici della lista civica "Indaco", fra i quali il portavoce Vito Stella, oltre ovviamente ai Consiglieri comunali di Mazara ed ex consiglieri provinciali fedelissimi a Scilla, come Andrea Burzotta.

Pochissimi gli appartenenti al mondo della pesca, settore economico storicamente caro all'Onorevole mazarese.

Ecco un breve stralcio del discorso di Scilla: "Anche se una scissione nel centrodestra è comunque una sconfitta, noi dobbiamo rimanere dentro Forza Italia, lo dice uno che eletto nel 2008 nelle file del Pdl come parlamentare regionale, dopo due anni, seguendo Gianfranco Micciché, ha contribuito a creare Grande Sud, lo dice uno che sa che all'interno di un grande partito spesso si è costretti a fare delle scelte particolari. Non critico fino in fondo chi ha fatto il nuovo Centro Destra, però noi abbiamo fatto Grande Sud quando Berlusconi era un leader indiscusso, è stata una scelta contro l'apparato e l'abbiamo fatto per il nostro territorio, mentre il Ncd ha approfittato del momento di difficoltà con la giustizia del capo di FI.

Quando nel 2008 fui eletto parlamentare all'Ars, ciò si è verificato perché il Polo delle Libertà in Provincia di Trapani ha ottenuto più di 50mila preferenze, e il merito non è stato né mio, né di politici come Giulia Adamo o Livio Marrocco, il merito è stato di un simbolo, quello di Berlusconi Presidente. Rimanere in una struttura partitica come quella del Pdl in Provincia di Trapani, guidata dal senatore D'Alì, per me non sarebbe stato possibile. Perché quello per me non è modo di fare politica e di trattare la classe dirigente.

Il senatore D'Alì tra l'altro non mi ha nemmeno consultato sulle scelte per passare al Ncd. Sono stato sì contattato dai vertici del Ncd, ma la mia scelta rimane FI. Un partito che vuole chiamarsi nuovo, centro destra, iniziare con il senatore D'Alì, la parola nuovo mi sembra un po'.. La nostra adesione a FI è una scelta autonoma. E' ovvio che chi segue Berlusconi in Sicilia, come Saverio Romano, Stefania Prestigiacomo e Gianfranco Micciché, potrà avere dei ruoli a livello regionale nella dirigenza del partito.

Ma non è ancora chiaro come verrà strutturato il partito. Ci sono varie ipotesi. Probabilmente avremo un segretario regionale e tre vice dirigenti regionali. Io ho chiesto di fare il segretario provinciale di FI, per difendere il nostro territorio e la sua classe dirigente. Oggi noi dobbiamo fare squadra per dare senso e più dignità alla politica. Non ci sarà un Comune della Provincia di Trapani dove non sventolerà la bandiera di Forza Italia, questo è un partito che in qualsiasi competizione elettorale non potrà mai scendere al di sotto del 20 per cento di consensi.

Con la consapevolezza che nessuno ci regalerà niente, noi vinceremo la partita. Ci sono due strade: andare a casa o continuare a fare politica, se quest'ultima non la facciamo noi qualcuno la farà al posto nostro. Oggi qui (a Poggio Allegro) abbiamo una squadra che copre tutti i Comuni della Provincia, tutti i settori produttivi. Noi come figli della società civile dobbiamo dare il nostro contributo per creare una vera classe dirigente".

Il vice coordinatore provinciale del Pdl, Ubaldo Ruvolo, il quale inizialmente si pensava avesse aderito al gruppo di D'Alì, era presente alla riunione degli uomini di Scilla ed ha dichiarato: "Questa partecipazione reclama in Scilla un ruolo istituzionale che presto arriverà. Oggi Forza Italia rinnovata rappresenta una speranza ed è un incubatore politico che ha trovato la sua esplosione nell'ottimismo di Berlusconi". Chi ha esternato qualche critica di carattere politico è stato invece il Consigliere comunale di Trapani, Peppe Ruggirello, che vuole vederci chiaro e vorrebbe già intravedere una squadra regionale della nuova FI, e che comunque ha affermato: "Se oggi sono qua, non sono lontano da questa scelta politica".

Ecco infine cosa hanno dichiarato alcuni Consiglieri comunali mazaresi presenti, Nino Arena e Gianluca Messina. Arena: "Il nostro gruppo consiliare mazarese è stato forse il primo gruppo in tutta Italia che si è schierato con Forza Italia. Non ho mai avuto problemi a prendere decisioni anche forti. Da voce critica del gruppo posso dire che il nostro difetto, che poi è anche il nostro pregio, è il numero dei voti. Gli altri ci temono, i nostri voti fanno paura. Io vorrei che in questo nuovo partito venissero fuori le nuove facce, che siano valorizzate e su loro dobbiamo investire".

Messina: "Fino a quando farò politica, rimarrò accanto a Toni Scilla. In questa campagna elettorale (ndr. quelle delle prossime Amministrative 2014), una cosa sarà fondamentale: noi non abbiamo potentati, non facciamo clientele. Noi lavoriamo in mezzo alla gente e per la gente, cercando di onorare i nostri ruoli istituzionali e di partito. Noi non avremo rivali di nessun tipo, se il Sindaco Cristaldi vuole venire nel nostro partito, è bene accetto, ma se vorrà stare in Forza Italia come sta nel Comune di Mazara, la nostra vita sarà ancor più semplice perché si annienterà da solo.

Per il resto rinnovo tutta la mia stima a Toni Scilla e mi affido alla sua capacità di leggere la politica, cosciente del fatto che le decisioni prese verranno sempre discusse insieme".

Vincenzo De Santi

27-11-2013 9,00

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